venerdì 15 marzo 2013

Sondaggi, il MoVimento 5 Stelle straccia Pd e PdL


 Dopo l'exploit delle Politiche, il partito di Grillo continua a mantenere alto il proprio consenso. Mentre i competitor arrancano. Tutti i numeri a confronto


Sondaggi, il MoVimento 5 Stelle straccia Pd e PdL


Sono complessivamente 5 gli istituti di ricerca che dopo le elezioni politiche si sono cimentati in una nuova stima delle intenzioni di voto degli italiani. Tutti i sondaggi segnalano una sostanziale crescita del Movimento 5 Stelle, già primo partito alle urne ed un amumento di consensi (ma in misura inferiore) dei principali partiti di centrosinistra e centrodestra, Pd e Pdl.
GRILLO STACCA PD E PDL – Il partito di Beppe Grillo cresce di circa 2,5 punti percentuali. Mediamente la lista del comico genovese, secondo i sondaggisti, se si tornasse oggi ai seggi passerebbe dal 25,5% di voti del 24-25 febbraio (alla Camera) al 27,9%, staccando di oltre un punto il Pd di Pier Luigi Bersani e di oltre 5 punti il Pdl di Angelino Alfano e Silvio Berlusconi. Stando ai dati diffusi il 2 marzo da Lorien Consulting il Movimento 5 Stelle è crescito di 3 punti percentuali. Secondo il sondaggio di Ispo Ricerche pubblicato sul Corriere della Sera del 7 marzo, invece, la lista Grillo ha aumentato i consensi di 3,2 punti. Per Ipsos (rilevazione per la trasmissione Ballarò del 12 marzo) i voti sono saliti addirittura di 3,3 punti. Swg (sondaggio trasmesso durante la puntata di Agorà dell’8 marzo) indica una variazione positiva di 1,5 punti. L’Istituto Piepoli (numeri resi noti stamane dal sito Scenari Politici), infine, comunica una crescita di un punto percentuale netto.


(Fonte foto: LaPresse)
PDL STABILE – Il Pd (sotto il 27%) si ferma mediamente a -1,3 dal M5S. Secondo Lorien i democratici sono saliti di 3,6 punti rispetto alle elezioni di venti giorni fa, quando conquistarono il 25,4% di consensi. Ispo registra invece per il partito di Bersani +1,1 punti. Swg +0,3. Ipsos +1,6. Piepoli +0,1. E’ lieve anche la crescita del Pdl. Solo le cifre di Lorien (+4,9 rispetto alle Politiche) indicano una crescita sensibile. Tutti gli altri istituti forniscono però dati meno confortanti. Ispo -0,4. Swg +0,6. Ipsos segnala lo stesso dato delle urne (21,6% alla Camera). Piepoli +0,6.

I sondaggi / Pd, Pdl e Movimento 5 Stelle
I sondaggi / Pd, Pdl e Movimento 5 Stelle

TRE POLI TESTA A TESTA – Per quanto riguarda le coalizioni il Movimento 5 Stelle, che alle elezioni ha ottenuto alla Camera 3,6 punti percentuali di consenso rispetto al centrodestra, oggi è molto vicino allo schieramento di Berlusconi. Anzi, sia per Ispo che per Ipsos i grillini avrebbero superato nelle ultime settimane Pdl ed alleati. Stando ai dati forniti da Renato Mannheimer, ad esempio, la lista di Grillo batterebbe il centrodestra di 1,3 punti (28,7 a 27,4%). Secondo le cifre di Nando Pagnoncelli, invece, grillini e berlusconiani sono appaiati (28,7 a 28,5%). Per gli altri istituti il ritardo del M5S resta: -2,5 punti per Lorien, -2,5 per Swg, -3,0 per Piepoli. Nel complesso il centrodestra fa registrare un dato in perfetta linea con il recente spoglio (poco oltre il 29%). Il centrosinistra, invece, fa registrare una leggera crescita (solo Swg segnala una flessione, di mezzo punto percentuale).

I sondaggi / Le coalizioni
I sondaggi / Le coalizioni

IL CALO DI MONTI, SEL E INGROIA – E’ stabile il dato della coalizione di centro, alle elezioni guidata dal premier uscente Mario Monti. Lorien segnala una netta flessone (-4,9 punti dalle Politiche) dello schieramento composto da Scelta CivicaUdc e finiani di Fli. Ma due sondaggisti su 5 (Swg e Ipsos) attribuiscono ai centristi un consenso superiore rispetto al 10,5% conquistato il 24 e 25 febbraio. Crolla la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, che alle urne ha ottenuto il 2,2% alla Camera. Nei sondaggi la formazione di sinistra viene oggi stimata mediamente all’1,4%, mai oltre l’1,5%. Subisce un calo anche Sinistra Ecologia Libertà (3,2% a Montecitorio). I sondaggisti stimano il partito di Nichi Vendola in media al 2,7% (tra il 2,5% di Lorien e il 3,3 di Ispo). Stabile La Lega Nord (4,1% alla Camera). Il Carroccio vale oggi mediamente in 4% netto e si muove dal 3,5% indicato da Lorien al 4,4 di Ispo.
I 5 STELLE APPREZZANO BERSANI… – I sondaggi delle ultime settimane rivelano anche l’interesse dell’elettorato di Grillo e del centrosinistra rispetto ad un ipotetico accorso tra Pd e Movimento 5 Stelle. Secondo un’analisi di Ipr Marketing pubblicata su Repubblica.it il 92% degli elettori della coalizione Bersani è favorevole ad un governo di democratici e grillini. Il 55% ad un governo Rodot con personalità di sinistra extraparlamentari. Solo il 30% gradirebbe un governo Napolitano di transizione. Dice sì ad un governo Pd-M5S anche il 58% dei votanti di Grillo. Tra chi ha scelto il Movimento 5 Stelle solo il 25% si mostra favorevole ad un governo del presidente. Diverso il parere degli elettori di centrodestra. Solo il 7% dei votanti di Pdl ed altri partiti alleati apprezzerebbe un esecutivo Bersani appoggiato dai grillini. Appena il 20% gradirebbe un governo Napolitano. Il 10% un governo ponte guidato dalla Cancellieri.
…E VOGLIONO UN GOVERNO – Lo stesso sondaggio di Ipr Marketing rivela che due terzi degli italiani vuole un governo, in media il 67%. Addirittura l’85% degli elettori della coalizione Bersani vuole non ritornare subito al voto. Solo il 14% ritiene opportuno andare alle urne. Si tratta di dati in linea con le cifre dei votanti del Movimento 5 Stelle. Il 73% degli elettori 5 Stelle – secondo Ipr – gradirebbe la formazione di un governo, solo il 21% il ritorno ai seggi. Parere diverso dai berlusconiani. Solo il 29% dei votanti di Pdl e Lega Nord è infatti favorevole ad un nuovo esecutivo. Il 56% preferirebbe le urne.
DAI DEMOCRATICI NO ALLE LARGHE INTESE – I dati di Ipr Marketing confermano quanto sostenuto da Piepoli con un sondaggio diffuso il primo marzo nel corso della trasmissione di Raidue L’ultima parola. Secondo questo studio il 66% degli elettori Pd chiedono un’alleanza con il Movimento 5 Stelle, solo il 9% invece un governissimo con montiani e Pdl, appena l’8% un esecutivo Bersani-Berlusconi. Secondo i dati di Piepoli i votanti di Grillo si dividono al 50 e 50% tra chi preferisce un governo e chi vuole il voto anticipato. Tra chi chiede un esecutivo il 27% vorrebbe un accordo M5S-Bersani, il 16% un’intesa Pd-Pdl, il 14% un governissimo Pd-Pdl-Monti, l’8% un’alleanza Pdl-M5S-Pd, il 35% si dice senza opinione.
GLI ITALIANI RIFIUTANO IL VOTO ANTICIPATO – Infine, il sondaggio Demopolis realizzato su un campione rappresentativo di tutto l’elettorato del Paese. Secondo il 67% degli italiani per ottenere la fiducia al Senato il Pd dovrebbe impegarsi in un accordo di programma con il Movimento 5 Stelle, per il 15% dei rispondenti i democratici dovrebbero trovare un’intesa con il Pdl e i centristi di Monti, per il 18%, infine, sarebbe meglio tornare al voto.

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