Dieci modelli che hanno fatto storia. Lapo, fu maestro di gusto
Exhibition ''Le auto dell'avvocato'' in Turin, Italy [ARCHIVE MATERIAL 20130312 ]
AGNELLI: LAPO RICORDA L'AVVOCATO,SUE AUTO LEZIONE BUON GUSTO [ARCHIVE MATERIAL 20130312 ]
Lapo Elkann [ARCHIVE MATERIAL 20130312 ]
Lapo Elkann [ARCHIVE MATERIAL 20130312 ]
TORINO - C'e' tutto Gianni Agnelli nella bella mostra 'Le auto dell'Avvocato', inaugurata oggi al Museo Nazionale dell'Automobile di Torino. Ci sono il suo gusto per l'avanguardia, ma sempre sobrio ed elegante, cosi' 'torinese', la sua brillante inventiva, la sua visione del mondo, il suo amore per il bello e per il comfort, ma anche una fetta della storia del made in Italy, del design invidiatoci da tutto il mondo, dell'intelligenza dell'industria italiana.
In mostra 10 modelli che hanno fatto la storia del bello italico e dell'ingegneria automobilistica, qui presentati tutti in versioni personalizzate per l' avvocato, che tra l'altro amava tantissimo guidare e non aveva l'uso di una gamba per cui tutte le sue auto dovevano venir pensate appositamente per lui.
Ad aprire il percorso c'e' una mini Bugatti blu in legno, l'auto con la quale l'Avvocato bambino giocava in giardino ''forse l'auto che più gli ho invidiato'', scherza alla preview l'amato nipote Lapo Elkann. Ci sono poi una Fiat 125 blu ''l'auto a cui il nonno fu maggiormente legato'', dice Lapo, una Fiat 130 familiare che usava prevalentemente per andare a Sankt Moritz, una Fiat 130 'shooting brake' Maremma; una Fiat Panda mare (l'Avvocato aveva 11 Panda), una Lancia Thema con cestello di vimini sul tetto, modello unico; una Lancia Delta Spider integrale; la sua amatissima Fiat Croma con motore Alfa Romeo e immancabili interni in panno blu scuro; una Lancia K Limousine; una Ferrari 360 Speedway, una Multipla Spider.
A visitare la mostra stamani, in occasione della preview per giornalisti italiani e stranieri, c'erano tra gli altri, oltre al nipote Lapo Elkann, il presidente ed il direttore del Museo dell' Automobile, Benedetto Camerana e Rodolfo Goffino Rossi.
Quest'ultimo, per 40 anni in Fiat ed ex direttore delle Costruzioni Sperimentali, era l'uomo dei prototipi nonché preparatore di molte macchine personali dell'Avvocato.
''Mio nonno amava tantissimo le auto e in particolare il marchio Fiat - racconta Lapo Elkann - e trovo bellissimo oggi, giorno del suo 92/esimo compleanno, essere qui in un posto bello come questo Museo, a ricordare un uomo bello come mio nonno, parlando di una cosa cosi' bella come l'auto, oggetto di culto e di sogno proprio per tutti''. Il giovane Elkann ha poi ricordato di tanti viaggi fatti in auto col nonno. ''Amava la velocità e, se devo dire la verità, anche se forse non dovrei, era anche spericolato - afferma Lapo - pero' guidava benissimo ed io ho imparato molto da lui. Voleva sempre guidare, era tra i pochi al mondo che faceva sedere al suo fianco l'autista al quale passava il volante solo in rare occasioni''.
''Mio nonno - conclude - non era di grandi parole e non dava consigli neppure a noi. Sei tu che dovevi coglierli, se eri furbo, intuendoli. Era un uomo presente e non ha mai tralasciato il suo Paese, la Fiat e la sua famiglia''.
(ANSA)
AGNELLI: LAPO RICORDA L'AVVOCATO,SUE AUTO LEZIONE BUON GUSTO [ARCHIVE MATERIAL 20130312 ]
Lapo Elkann [ARCHIVE MATERIAL 20130312 ]
Lapo Elkann [ARCHIVE MATERIAL 20130312 ]
TORINO - C'e' tutto Gianni Agnelli nella bella mostra 'Le auto dell'Avvocato', inaugurata oggi al Museo Nazionale dell'Automobile di Torino. Ci sono il suo gusto per l'avanguardia, ma sempre sobrio ed elegante, cosi' 'torinese', la sua brillante inventiva, la sua visione del mondo, il suo amore per il bello e per il comfort, ma anche una fetta della storia del made in Italy, del design invidiatoci da tutto il mondo, dell'intelligenza dell'industria italiana.
In mostra 10 modelli che hanno fatto la storia del bello italico e dell'ingegneria automobilistica, qui presentati tutti in versioni personalizzate per l' avvocato, che tra l'altro amava tantissimo guidare e non aveva l'uso di una gamba per cui tutte le sue auto dovevano venir pensate appositamente per lui.
Ad aprire il percorso c'e' una mini Bugatti blu in legno, l'auto con la quale l'Avvocato bambino giocava in giardino ''forse l'auto che più gli ho invidiato'', scherza alla preview l'amato nipote Lapo Elkann. Ci sono poi una Fiat 125 blu ''l'auto a cui il nonno fu maggiormente legato'', dice Lapo, una Fiat 130 familiare che usava prevalentemente per andare a Sankt Moritz, una Fiat 130 'shooting brake' Maremma; una Fiat Panda mare (l'Avvocato aveva 11 Panda), una Lancia Thema con cestello di vimini sul tetto, modello unico; una Lancia Delta Spider integrale; la sua amatissima Fiat Croma con motore Alfa Romeo e immancabili interni in panno blu scuro; una Lancia K Limousine; una Ferrari 360 Speedway, una Multipla Spider.
A visitare la mostra stamani, in occasione della preview per giornalisti italiani e stranieri, c'erano tra gli altri, oltre al nipote Lapo Elkann, il presidente ed il direttore del Museo dell' Automobile, Benedetto Camerana e Rodolfo Goffino Rossi.
Quest'ultimo, per 40 anni in Fiat ed ex direttore delle Costruzioni Sperimentali, era l'uomo dei prototipi nonché preparatore di molte macchine personali dell'Avvocato.
''Mio nonno amava tantissimo le auto e in particolare il marchio Fiat - racconta Lapo Elkann - e trovo bellissimo oggi, giorno del suo 92/esimo compleanno, essere qui in un posto bello come questo Museo, a ricordare un uomo bello come mio nonno, parlando di una cosa cosi' bella come l'auto, oggetto di culto e di sogno proprio per tutti''. Il giovane Elkann ha poi ricordato di tanti viaggi fatti in auto col nonno. ''Amava la velocità e, se devo dire la verità, anche se forse non dovrei, era anche spericolato - afferma Lapo - pero' guidava benissimo ed io ho imparato molto da lui. Voleva sempre guidare, era tra i pochi al mondo che faceva sedere al suo fianco l'autista al quale passava il volante solo in rare occasioni''.
''Mio nonno - conclude - non era di grandi parole e non dava consigli neppure a noi. Sei tu che dovevi coglierli, se eri furbo, intuendoli. Era un uomo presente e non ha mai tralasciato il suo Paese, la Fiat e la sua famiglia''.
(ANSA)
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