martedì 28 novembre 2023

Siamo alla solita destra eversiva?

 


C’è un fil rouge che lega una non indifferente parte dell’iniziativa politica di questo governo nell’ultimo anno. E quel fil rouge è la chiara e netta volontà di non avere rotture di scatole, per dirla in parole semplici. 


La riforma della giustizia (punitiva) che stanno proponendo ora è solo l’ultimo tassello. Il chiedere ai magistrati test psicoattitudinali l’ultima rivalsa. Prima era Report, prima ancora l’opposizione, domani Dio solo sa chi. 


L’approccio è sempre lo stesso. 


Io sbaglio, mi immischio o addirittura mi rendo protagonista in vicende torbide, borderline, scabrose, che hanno come conseguenza il fatto che qualcuno inizi a chiedermene conto. Ma il mio focus non va però “a monte”, sul fatto che io mi infili in quelle situazioni o porti sistematicamente ai vertici delle istituzioni gente che a cui con puntualità svizzera scoppia ciclicamente un caso giudiziario o almeno un esposto (l’ultimo, forse, arriverà per Lollobrigida). Il focus io lo metto “a valle”: per me il problema è che qualcuno si permetta di reagire. 


Che sia l’opposizione, il giornalismo d’inchiesta o la magistratura è indifferente: il modus operandi resta lo stesso. 


Questi signori basano un pezzo della loro iniziativa politica sul non volere rotture di scatole.  E, conseguentemente, il provare a piegare il sistema Paese in funzione di ciò.

Leonardo Cecchi 

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento