LA SECONDA VITA DI CATHERINE SPAAK - AVEVA ESORDITO NELLA TV ITALIANA NEL 1968, MA IL PROGRAMMA CHE LA CONSACRO' COME INTRATTENITRICE FU "HAREM", IL PRIMO TALK SHOW TUTTO AL FEMMINILE - NEL SUO SALOTTO SEDEVANO TRE DONNE CHE, TRA VECCHIE FOTO E PICCOLI OGGETTI, RACCONTAVANO LA LORO STORIA - ALDO GRASSO: "ERA UNA BRILLANTE 'SALONNIERE', UNA DONNA AFFASCINANTE CHE, DIETRO L'ASPETTO SOAVE, NASCONDEVA UNA CURIOSITA' PUNTIGLIOSA E UNA NOTEVOLE DETERMINAZIONE..."
Aldo Grasso per il corriere.it
Il programma che l’ha consacrata come intrattenitrice televisiva si chiamava «Harem» (1987), il primo il primo talk show tutto al femminile.
Tra sete e damaschi alle pareti, morbidi cuscini, soffici tappeti, Catherine Spaak ospitava in ogni puntata tre donne, alcune famose altre sconosciute.
Era una brillante «salonnière», una donna affascinante, diversamente non sarebbe mai riuscita a convincere quel burbero di Angelo Guglielmi, il direttore di Raitre. Il salotto, infatti, creava un’atmosfera di intimità e complicità, nella quale le ospiti, fra vecchie foto e piccoli oggetti significativi, raccontavano la loro storia. I temi affrontati spaziavano dall’alcolismo alla fedeltà, dal coraggio alla seduzione, sotto la regia della conduttrice che, dietro l’aspetto soave, nascondeva una curiosità puntigliosa e una notevole determinazione.
E anche una piccola ossessione, forse nata da ragioni personali: le sue domande ruotavano sempre con ossessione intorno al rapporto con i genitori: come va con la mamma? come va con il papà? come sta il tuo io?
Pochi minuti prima della fine dello show, la padrona di casa introduceva un ospite maschile che aveva assistito dietro una grata alla conversazione per poi commentarla, quasi a sottolineare che si trattava di una trasmissione «femminile», non «femminista».
Nella tv italiana, Catherine Spaak appare nel 1968, nell’insolita veste di attrice, cantante e ballerina nella commedia musicale diretta da Antonello Falqui «La vedova allegra», dove sostiene la parte della protagonista Anna Glavari, sofisticata e avvenente vedova che sceglie come suo sposo lo squattrinato principe Danilo (Johnny Dorelli).
Nel 1978 le viene affidato il ruolo di protagonista nello sceneggiato «La gatta», mentre nel 1983 interpreta la parte di una giovane nonna nello sceneggiato televisivo «Benedetta & Company». Nel 1984 a Canale 5 inaugura il lungo ciclo dei processi nel tribunale di «Forum», programma alla cui conduzione subentrerà poi Rita Dalla Chiesa.
Nel 1996 propone un nuovo talk show dal sapore confidenziale, «Pascià», che tenta di ribaltare la formula di «Harem», eleggendo a protagonista un ospite maschile. Nel 2002 conduce il talk «Il sogno dell’angelo» su La7. Nel 2007 partecipa come concorrente a «Ballando con le stelle» ma viene eliminata alla terza settimana.
Nel 2015 è una dei concorrenti della decima edizione del reality «L’isola dei famosi» su Canale 5. Lo sbarco sull’isola, con un mare agitato, resterà famoso per una sua frase, la sua uscita di scena dal mondo televisivo: «La barca si muoveva moltissimo, abbiamo sbattuto, qualcuno rideva, qualcuno no. Io posso dire di aver passato la mezzora più brutta della mia vita».
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https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/seconda-vita-catherine-spaak-aveva-esordito-tv-italiana-306997.htm
Costanzo71
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