mercoledì 27 aprile 2022

Amazon vergogna!

 


Leggi questa notizia e pensi che il 1° maggio è dietro l’angolo.


A Torino, una dipendente della società di questo signore, Amazon, è stata richiamata e sospesa per un giorno dal lavoro perché è rimasta troppo in bagno (15 minuti) e forse perché uscendo ha parlato con una collega. Tutto in piena notte, all’una, mentre si spaccava la schiena a fare i pacchi da spedire. 


Oggi – vivaddio – l’Ispettorato del Lavoro ha annullato la sanzione. 

Perché – sempre vivaddio – uno straccio di civiltà è rimasto anche in questo Paese. 


Ma ci rendiamo conto di dove stiamo andando? Ci rendiamo conto di qual è il pericolo? No perché da vent’anni sentiamo parlare di “lavoro dinamico”, “sistema del lavoro troppo rigido”, “necessità di attrarre investimenti”.


Ragazzi qui su questi principi impostano un mondo dove ti contano i minuti quando vai il bagno e ti puniscono se ci stai troppo. 

Si va indietro anziché avanti. E questi signori pagano anche una miseria di tasse.


Fare qualcosa di sinistra e intervenire pesantemente per fermare questa che è una tirannia.

Leonardo Cecchi 

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