venerdì 24 settembre 2021
Il pm ha disposto l’autopsia. Solo così si potranno accertare le cause della morte del regista televisivo di La7 Massimo Manni, trovato morto nella sua casa di Roma vicino a delle tracce di sangue. Il corpo senza vita del 61enne è stato scoperto ieri, 23 settembre, intorno alle 19.30; a dare l’allarme è stata la sorella, insospettita dal fatto che il congiunto non si fosse presentato ad un appuntamento né rispondesse al telefono. Al momento, le autorità indagano per omicidio, anche se i familiari pensano ad un malore.
Secondo quanto si apprende, l’appartamento dell’uomo appariva in disordine al momento del tragico rinvenimento. Quando i Vigili del fuoco sono arrivati sul posto, la porta di ingresso era chiusa, ma senza mandate. Il regista era a terra in camera da letto. Dalle prime testimonianze raccolte, sulla serratura dell’abitazione non sarebbero stati rintracciati segni di scasso e, secondo alcuni familiari, potrebbe essersi trattato di un incidente domestico provocato da un malore.
Ma per chiarire con precisione le cause del decesso il pm di turno Francesco Saverio Musolino, che ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio, ha disposto l’autopsia. Al momento, infatti, gli inquirenti non starebbero escludendo nessuna pista; né quella della morte per cause naturali, né quella dell’atto criminoso ai danni del 61enne da parte di ignoti.
Manni lavorava per La7: tra le sue regie più note ci sono lo storico “Processo” di Aldo Biscardi e “Otto e mezzo” di Lilli Gruber.
“Mio fratello aveva una serie di problemi di salute, da tempo. L’ho visto l’ultima volta il pomeriggio precedente al ritrovamento del corpo. E’ probabilmente caduto dopo un infarto. Ora attendiamo l’autopsia che si fa in questi casi. Per noi questo è il momento del lutto, del dolore“
ha affermato Valeria, la sorella di Massimo Manni.
https://www.davidemaggio.it/archives/202900/regista-di-la7-trovato-morto-in-casa-si-indaga-per-omicidio
Berlusconi71
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