Laura Puppato Pd presenta un’interrogazione parlamentare: Scorta Berlusconi. “Chi paga?”
“Ho depositato in Senato un’interrogazione per conoscere i motivi per cui il cittadino Silvio Berlusconi continua ad essere scortato in Italia da agenti pagati dai contribuenti. Secondo alcune fonti di stampa la scorta sarebbe formata da almeno 40 persone e due auto blindate e costerebbe 2 milioni e mezzo di euro all’anno, senza contare che alcune abitazioni private sono presidiate dai carabinieri come fossero sedi di ministeri o di altri enti pubblici. Neppure Andreotti o Moro avevano una scorta così imponente nel periodo in cui erano nel mirino delle BR, chiediamo ai ministri di indirizzo di chiarire quali siano le ragioni per accordarla a chi, comeBerlusconi, non solo non ricopre alcuna carica istituzionale, ma è anche stato condannato in via definitiva per frode fiscale, reato ancor più odioso se pensiamo che la frode proseguiva mentre ricopriva la carica di Presidente del Consiglio. Negli anni del suo governo ha sistematicamente assunto i suoi dipendenti delle security di Fininvest e Stanga, con stipendi molto più alti rispetto a carabinieri e poliziotti, dal caso specifico dobbiamo dunque generalizzare e capire cosa non funziona nel modo in cui vengono formate le scorte, soprattutto per quanto riguarda la -chiamata diretta-. Allo stato attuale un ex-primo ministro, condannato per frode fiscale, riceve maggiore protezione rispetto a chi è in carica, mentre si protraggono le condizioni vergognose in cui sono tenuti i testimoni di giustizia, eroi civili che, per mancanza di fondi, vivono in povertà e insicurezza”.
Lo dice Laura Puppato, annunciando un’interrogazione per chiarire i motivi di una scorta così imponente e costosa, all’interrogazione hanno aderito altri 11 senatori del centrosinistra, aggiungendo: “Il caso Berlusconi, nell’attuale contesto di spending review appare ancor più contraddittorio, e’ dunque necessario analizzare con trasparenza il campo della sicurezza personale delle diverse figure politiche in carica e non, per verificare se risultino ulteriori casi in cui la scorta non risulti necessaria o si possa ridimensionare perché non più giustificato il dispendio di forze utilizzate a questo scopo. Il governo ha iniziato un lodevole progetto di revisione della spesa, ma i primi a dare l’esempio guardando in casa nostra, dobbiamo essere noi. Nessun status symbol con soldi pubblici, a dimostrazione che il vento è veramente cambiato e che sarà garantito agli Italiani il diritto ad avere una classe dirigente e una classe politica pulita che governa nel loro esclusivo interesse”
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http://gek60.altervista.org/2014/03/laura-puppato-pd-presenta-uninterrogazione-parlamentare-scorta-berlusconi-paga/
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