domenica 30 marzo 2014

ILLUMINATI AFFAMATORI



L’avvocato Edoardo Longo mi ha chiesto di raccontare come è successo che l’ordine degli avvocati ha quasi ridotto al lumicino mio padre. Mi trovo di fronte ad un doppio obbligo etico: verso l’amico Edoardo che vuol far conoscere il retroterra verminoso del mondo forense e dei suoi “ceti direttivi” e l’obbligo morale verso mio padre che ha già sofferto tantissimo in seguito a questa vicenda. Ne ho parlato con mio padre.

 Non ha voluto che scendessi nei dettagli di questa sgradevole vicenda che ha anche avvelenato e angustiato l’esistenza mia e della mia famiglia, Io sono anche dovuto andare a cercare lavoro all’estero. Troppi ricordi tristi, nessun piacere di produrre altra angoscia a mia madre nel renderli pubblici. Debbo rispettare la volontà di mio padre, molto anziano, ma che esercita ancora la professione di avvocato. Ma non posso neanche mancare di parola verso Edoardo, cui ho anticipato i profili disgustosi di questa vicenda che ha angustiato la vita della mia famiglia.

Racconterò ai lettori del volume che Edoardo sta preparando con questa e altre dichiarazioni, quello che mio padre mi ha autorizzato a render pubblico. Racconterò ai quattro lettori che la censura democratica permetterà di raggiungere, quello che anticipai ad Edoardo tanti anni fa, ancora nel lontano 1985 e che egli già in parte sapeva. Temo però che Edoardo si affaticherà inutilmente a cercare un editore, anche se non renderà noti i nomi dei protagonisti. Un libro come questo dà troppo fastidio a certe lobbies schifose. Volete sapere di mio padre? Mio padre fu volontario della Repubblica Sociale Italiana negli anni lontani della sua giovinezza e poi aderì entusiasticamente e senza risparmiarsi al Movimento Sociale Italiano. Era anche un bravo ed agguerrito avvocato e tutti si recavano volentieri da lui, anche se non ne condividevano le idee politiche. Non era un maneggione e non amava arruffianarsi i magistrati. Ma nella stessa zona lavorativa di mio padre vi era, fra gli altri, anche un avvocato Membro (NDR: absit iniuria verbis!) del Consiglio dell’ordine degli avvocati e Alto dignitario dell’ordine massonico. Un vero “illuminato” del 33° grado della piovra massonica. Un vero Nosferatu. Un autentico vampiro.

Il Dignitario massonico era anche Presidente dell’Ordine degli Avvocati della città di mio padre…

Il Dignitario schiumava invidia professionale e politica; era anche, come molti avvocati dell’epoca, un esponente del locale Partito Liberale Italiano, ma nessuno lo votava. I motivi dell’odio del massone? Tanti, ma prima di tutto la gelosia professionale. E il dignitario, disponendo di collaudate ed occulte amicizie e connivenze massoniche, nonché dei poteri quasi illimitati sugli avvocati che gli derivavano anche dall’essere il Presidente dell’Ordine, non mancava di mezzi sottili e viscidi per fare fuori l’anziano combattente di Mussolini, che era mio padre. Era all’incirca il finire degli anni ’60. Del resto, esisteva all’epoca, e credo anche oggi, una lotta sorda che la Massoneriaaveva intentato contro i combattenti fascisti e l’area politica che si riteneva erede di Mussolini, come era il Movimento Sociale Italiano. Lotta sorda, che non credo sia finita neppure oggi: infatti, Alleanza Nazionale ha dovuto “abiurare” le origini fasciste dopo sessant’anni di rispettata partecipazione alla vita democratica della nazione; tutto pur di poter accedere al governo, che le era interdetto per via della Maledizione dei figli della vedova contro gli eredi di quel Mussolini che dichiarò fuori legge la Massoneria, riconciliò lo Stato Nazionale con la Chiesa Cattolica e sferrò un assalto mondiale al potere di Hiram e della sua creatura malefica: la plutocrazia “democratica”. Credo che ancora oggi i gruppi politici che ancora si riconoscono nel pensiero mussoliniano e nella sua linea ideologica fondamentale siano oggetto di oscure trame massoniche volte al loro dissolvimento. Il Gran Maestro, alla sua guerra personale per impossessarsi della clientela di mio padre, aggiunse anche un motivo ideologico: l’odio antifascista derivante dalla “vendetta” dei figli della vedova che in più occasioni rituali ebbero a levare il coltello al cielo giurando odio secolare contro gli eredi di Mussolini che ne aveva sciolto logge e conventicole, mettendoli al bando…

In pochi mesi mio padre fu ridotto senza lavoro o quasi. Venne diffamato dall’ordine degli avvocati. Venne ridotto al punto che i clienti vennero dirottati nel “riverito”studio del massone. Nel frattempo, strane mani avevano trasferito in città un pretore, di sinistra, ma affiliato anche lui ad una loggia. Il pretore finiva sempre, con un pretesto o con un altro, col far perdere le cause a mio padre. Stranamente, il massone –che fino ad allora non aveva mai vinto un processo- vinceva sempre. Questa situazione durò circa vent’anni. E’ finita oggi? Che dire: mio padre ha quasi ottant’anni, lavora ancora perché non ha maturato la pensione a causa di qualche schifoso cavillo dell’ordine degli avvocati che lo ha derubato di oltre vent’anni di contributi.

 Sicuramente morirà povero, come ha vissuto povero in tutti gli anni in cui l’ordine degli avvocati e l’ordine massonico gli hanno decretato una guerra senza quartiere. Il Nosferatu massonico, come era prevedibile in tempi di “democrazia”, ha vinto la sua guerra e si è ingrassato sul sangue e sul lavoro di mio padre. Mio padre è povero. Povero ma onorato. Proprio come fu il suo adorato Benito Mussolini. Fino alla fine. Non so se i suoi nemici possono dire altrettanto…

Località non precisata, 20 gennaio 1999.

Testimonianza autentica del figlio di un avvocato.

( testimonianza autentica che verrà ricompresa nel volume " Anonima estorsioni. La verità sugli ordini forensi" ) 

ANONIMA ESTORSIONI :

http://www.facebook.com/pages/ANONIMA-ESTORSIONI/118519501528040

http://edoardolongo.blogspot.it/2013/04/illuminati-affamatori.html

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