Natale: Cia, 6 regali su 10 sono enogastronomici
Dono da superfluo diventa 'utile'
un cesto natalizio
Nell'ennesimo Natale sotto il segno dell'austerity, con i consumi stimati in calo del 2,4 per cento a fine anno e il budget di spesa per le feste ulteriormente ridotto del 5,5 per cento rispetto al 2012, resiste 'la tradizione' del regalo. Che però da superfluo diventa 'utile' e in 6 casi su 10 verrà declinato in chiave enogastronomica. Lo afferma Turismo Verde-Cia, spiegando che nel fine settimana dell'Immacolata, che darà ufficialmente il via allo shopping natalizio, saranno tante le famiglie che si recheranno negli agriturismi e nelle aziende per i caratteristici mercatini degli agricoltori. In questo inverno di crisi, in cui le tredicesime serviranno soprattutto per far fronte a tasse, bollette e mutuo, tagliando il budget per i doni sotto l'albero, gli italiani premiano ancora una volta l'enogastronomia.
Evitando gli sprechi e decidendo piuttosto di orientarsi su prodotti di qualità legati al territorio con cui imbandire le tavole di Natale - spiega Turismo Verde Cia -. Ovviamente, meteo permettendo, le famiglie sceglieranno l'agriturismo ma per soggiorni brevi, da sabato a domenica pomeriggio, con una tipologia di ospite prettamente regionale. Più in dettaglio, secondo i nostri dati - sottolinea Turismo Verde Cia - il 59 per cento degli italiani opterà per doni 'da tavola' a parenti e amici, con una spesa complessiva compresa tra i 600 e i 650 milioni di euro. Bandite le mode esterofile, vince assolutamente il 'made in Italy' e tra i prodotti più gettonati per tre italiani su quattro ci sono sempre vino, spumante, panettone e torrone tradizionale, seguiti da salumi, conserve e formaggi tipici. Cambia anche la modalità di acquisto, più attenta e misurata.
Oltre l'80 per cento delle famiglie oggi guarda al miglior rapporto qualità/prezzo ed è anche questo che premia i punti vendita più convenienti come le aziende agricole e agrituristiche e i mercatini natalizi, dove si può risparmiare fino al 30 per cento
(ANSA)
Nell'ennesimo Natale sotto il segno dell'austerity, con i consumi stimati in calo del 2,4 per cento a fine anno e il budget di spesa per le feste ulteriormente ridotto del 5,5 per cento rispetto al 2012, resiste 'la tradizione' del regalo. Che però da superfluo diventa 'utile' e in 6 casi su 10 verrà declinato in chiave enogastronomica. Lo afferma Turismo Verde-Cia, spiegando che nel fine settimana dell'Immacolata, che darà ufficialmente il via allo shopping natalizio, saranno tante le famiglie che si recheranno negli agriturismi e nelle aziende per i caratteristici mercatini degli agricoltori. In questo inverno di crisi, in cui le tredicesime serviranno soprattutto per far fronte a tasse, bollette e mutuo, tagliando il budget per i doni sotto l'albero, gli italiani premiano ancora una volta l'enogastronomia.
Evitando gli sprechi e decidendo piuttosto di orientarsi su prodotti di qualità legati al territorio con cui imbandire le tavole di Natale - spiega Turismo Verde Cia -. Ovviamente, meteo permettendo, le famiglie sceglieranno l'agriturismo ma per soggiorni brevi, da sabato a domenica pomeriggio, con una tipologia di ospite prettamente regionale. Più in dettaglio, secondo i nostri dati - sottolinea Turismo Verde Cia - il 59 per cento degli italiani opterà per doni 'da tavola' a parenti e amici, con una spesa complessiva compresa tra i 600 e i 650 milioni di euro. Bandite le mode esterofile, vince assolutamente il 'made in Italy' e tra i prodotti più gettonati per tre italiani su quattro ci sono sempre vino, spumante, panettone e torrone tradizionale, seguiti da salumi, conserve e formaggi tipici. Cambia anche la modalità di acquisto, più attenta e misurata.
Oltre l'80 per cento delle famiglie oggi guarda al miglior rapporto qualità/prezzo ed è anche questo che premia i punti vendita più convenienti come le aziende agricole e agrituristiche e i mercatini natalizi, dove si può risparmiare fino al 30 per cento
(ANSA)
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