TECNICHE TAOISTE DI SALVEZZA
Il taoismo si propone tra il VI e il V secolo a.C., e si presenta aggressivo, critico e caustico verso l’ortodossia religiosa cinese. I primi taoisti furono probabilmente dei monaci eremiti non contaminati dalla politica, che conducevano una vita semplice e naturale. Nell’ambito del loro pensiero anagogico, vollero identificare il Tao come respiro e soffio, ponendolo simbolicamente in relazione con il liquido spermatico, quale secrezione utilizzabile per il controllo del corpo e della mente. Con il Tao-soffio-sperma, sorgono le capacità sopranormali e soprannaturali. Nel Tao-te-ching è scritto: “Fate che il corpo e l’anima spermatica rimangano strettamente uniti”. L’aria ispirata si deve convertire in ANIMA AEREA e animi il composto (ARIA + SPERMA) che sarà conservato intatto come un bambino che nasce. Bisogna essere oltremodo attenti nello scadere in mere comprensioni sessuali, l’insegnamento è prevalentemente simbolico, e indica la revisione dello stile di vita, tanto che il taoismo si presenta come una igiene e dietetica mistica. Nel Tao rileviamo:
1. Il Tao era prima del mondo e divenne madre del mondo.
2. Chi ha raggiunto la madre (la materia, il corpo) conosce il figlio di lei.
3. Il figlio è lo spirito vitale che vi è racchiuso.
4. Chi conosce il figlio e conserva la madre (corpo) arriverà alla fine dei suoi giorni senza problemi (accidenti).
Se tiene la bocca chiusa e le narici otturate arriverà alla fine senza avere provato decadenza.
Nel neonato non vi è l’idea della generazione, eppure conserva, in conseguenza la sua virtù seminale completa. Chi comprende ciò è illuminato.
Il risultato è il ritorno alle origini (il feto immortale) per il raggiungimento dell’imperturbabile pace.
Bisogna tornare fanciulli, ovvero senza scopi né intenzioni.
L’uomo indifferente (spontaneità naturale) è il super uomo.
La pratica del Tao serve per assicurare lunga vita e per produrre il corpo dell’immortalità.
Costruire nel proprio corpo fisico (mortale) una dimensione sottile ed imperitura, così le ossa sono d’oro e la carne di giada, ovvero superare la corruttibilità fisiologica. Questo corpo si forma all’interno dell’individuo, come un embrione, e si libera al momento della morte: morte quale grande nuova nascita. Il corpo immortale esce dal cadavere come da una crisalide e va ad abitare con i santi immortali. Perché ciò sia possibile bisogna sostituire alla dimensione profana e normale, un’altra fisiologica sottile. Questa ricostituzione dell’uomo è molto simile allo yoga indiano. Nel taoismo si cerca di mantenere il più a lungo possibile in vita il corpo mortale, per realizzare la germinazione di quello immortale; ecco perché diviene importante vivere in salute. Bisogna adeguarsi entrando in relazione con il cosmo per: Nutrire il soffio Nutrire il corpo Nutrire gli spiriti Nutrire il principio vitale.
Bisogna quindi conoscere bene l’anatomia e fisiologia sottile del proprio corpo. Per conoscere i corpi sottili ci si basa su elementi del piano: Mitologico – divino Astrologico Alchemici (i campi di cinabro) Il soffio vitale viene considerato allo sperma o seme in senso reale e figurato tramite: ritenzione del seme e lunghe serie di coiti interrotti. Il controllo e utilizzazione della sfera erotico sessuale viene intesa in duplice veste: quella fisico-animica e quella spirituale. Il sesso non viene solamente destinato alle funzioni riproduttive e sociali, ma al tentativo di consolidare la via salvifica e liberatoria.
“Il taoista Liu Jing dice: Il procedimento da usare ogni volta che si giace con una donna consiste primamente nel divertirsi delicatamente affinché gli spiriti si mettano d’accordo. Soltanto quando sono perfettamente armonizzati da molto tempo, ci si può unire. Penetrate quando il pene è fiacco, ritiratelo quando è rigido e forte. Penetrate soltanto, senza eiaculare. Colui che è capace di fare più decine di coiti in un solo giorno e in una sola notte, senza lasciar sfuggire la sua Essenza, sarà guarito da tutte le malattie e la sua longevità s’accrescerà”. (La ritenzione del seme umano, H. Maspéro)
Per i taoisti vi sono gli “uomini comuni” che risolvono il conflitto tra eros e destino attraverso manifestazioni sessuali non controllate: masturbazione, omosessualità, amanti, pornografia, ecc. Nell’uomo del Tao gli stessi vengono inseriti in una scala di valori con il superamento della malattia, e il raggiungimento di una buona vecchiaia. Anche nei Vangeli gnostici di Nag Hammadi si parla di “corpi sottili” con la soppressione della vergogna della differenziazione sessuale maschio/femmina, per far crollare la bisessualità dicotomica e portare all’androginia.
RICERCA DELL’IMMORTALITÀ
E’ lo scopo supremo del taoismo tramite:
1. la coltivazione interiore del Qi tramite esercizi respiratori ginnici elioterapici sessuali meditativi
2. la coltivazione esteriore (Vei-T-an) tramite: cibi piante farmaci talismani
Prevale sempre il settore sessuale perché il Qi si manifesta maggiormente durante il rapporto sessuale. Anche in pratiche sessuali di gruppo per “unire il Qi” con danze e riti (danze erotiche) pregne di spiritualità. “Tutte queste sono pratiche private ad uso degli adepti della vita religiosa, destinate ad accrescere l’Essenza e, attraverso di essa, a nutrire il Principio Vitale, a portare all’immortalità. Ma l’unione di yin e di yang si compiva anche in alcune cerimonie collettive dove acquistava un significato ben diverso. Tutti i fedeli, salvo le ragazze non sposate, vi prendevano parte probabilmente in piccoli gruppi, per essere mondati dai loro peccati, ed allontanare le malattie che derivano dal peccato. I taoisti chiamavano questa, «l’Arte Reale di eguagliare i Soffi», Zhongqi zhenshu, e ad essi si dava popolarmente il nome di «unire i soffi», heqi, perché lo scopo era di unire i soffi di yin e di yang o di «amalgamare i soffi» hunqi, che ha lo stesso significato; o anche più semplicemente, quello dell’«unione», huohe. (ibidem). L’immortalità si può, però, solo raggiungere tramite la morale; ecco perché il rapporto sessuale non viene demonizzato, ma inserito tra i mezzi eccellenti per giungere alla conoscenza. L’importanza del comportamento morale viene esplicitato affermando che il peccato abbrevia la vita di 300 giorni se è grave, 3 giorni se è leggero. Bisogna anche compiere delle buone azioni: 300 per l’immortalità terrestre, 1200 per l’immortalità celeste.
Autore Valerio Sanfo
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