venerdì 12 aprile 2013

Wikileaks. Le prove di come il Vaticano coprì Pinochet



Nuove rivelazioni emergono da un cablo di Wikileaks: un documento segreto dimostra infatti come il Vaticano abbia coperto il regime di terrere di Pinochet in Cile e ne abbia bollato le atrocità come menzogne della stampa comunista.
Wikileaks. Le prove di come il Vaticano coprì Pinochet-Redazione-8 aprile 2013-Una notizia che circolava da tempo, chi più chi meno ne aveva sentito accennare. Si parla dell'appoggio che ilVaticano, negli anni '70, offrì a Pinochet, il golpista che, con un colpo di stato datato 11 settembre 1973, sovvertì il governo socialista di Salvador Allende.
Ora, un documento segreto, datato 18 ottobre dello stesso anno, racchiuso negli atti di Wikileaks e riportato da Publico e da La Repubblica, spazza via ogni dubbio, dimostrando come la Santa Sede si sia alleata agli Stati Uniti pur di veder sconfitta l'avanzata comunista nell'America Latina.
Il protagonista della scottante vicenda è l'arcivescovo Giovanni Benelli, che ricoprì la carica di vice segretario di Stato della Santa Sede durante il pontificato di Paolo VI. L'uomo più potente del Vaticano, dopo il Papa, in quanto, nello stesso periodo, il segretario di Stato, Amleto Giovanni Cicognani, suo diretto superiore, era troppo anziano per poter riuscire a interessarsi di questioni tanto importanti.
Nel periodo appena successivo al golpe, mentre in Cile imperversava il regime di terrore che aveva instaurato Pinochet, la Città del Vaticano si impegnò a coprire i massacri e le persecuzioni attuate dai militari, un fiume di sangue che i media di tutto il mondo denunciarono duramente. Ma, per Benelli, questo genere di accuse altro non erano altro che manifestazioni di “propaganda comunista”, semplici “esagerazioni della stampa”
Il documento raccolto nei fascicoli di Wikileaks, è stato inviato dall'ambasciata statunitense di Roma al Dipartimento di Stato americano. In esso si parla della conversazione tenuta con Benelli, il quale aveva espresso la “grave preoccupazione sua e del Papa per la riuscita campagna della sinistra internazionale, che rappresenta in modo completamente falso la realtà della situazione cilena”. Questo perchè le informazioni ricevute dal vice segretario, in merito alla situazione che si stava vivendo nella nazione dell'America Latina, smentivano chiaramente la crudeltà del generale al potere.
Le notizie che possedeva, che non mise mai in dubbio, ricevute dai vescovi sudamericani e da alcuni cardinali del calibro di Silva di Santiago, rappresentavano un clima ben diverso da quello raccontato dal resto del mondo. Secondo gli ecclesiastici, Pinochet stava solo “compiendo ogni sforzo per riportare la situazione alla normalità”.
Minimizzare le atrocità della governo militare, dunque, era la prima preoccupazione del Vaticano: il cardinale Benelli, sempre da quanto emerge dal cablo di Wikileaks dichiarò anche: “Rendendosi conto di come la caduta di Allende abbia rappresentato una battuta d’arresto pesante per la sinistra, le stesse forze socialiste hanno cercato di raccontare falsità sui metodi utilizzati da Pinochet”.
 

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