lunedì 15 aprile 2013

VEICOLI DI ORIGINE IRANIANA ANCORA IN ITALIA, MA POSSONO ESSERE LIBERATI


#CABLE 09ROME529 –
Postato da  il 07-07-2011 alle ore 13:46:33


RIF: STATE 45230
Classificato da Vice Capo Missione Aggiunto Barbara A. Leaf – motivi 1.4 (b) e (d).
1. (U) Questa è una richiesta d’azione, vedere per favore paragrafo 4.
2. (S) Dirigenti dell’ambasciata hanno incontrato il 6 maggio Emanuele Farruggia, Direttore dell’Ufficio del Controllo delle Armi e della Non Proliferazione del Ministero degli Esteri, per l’azione diplomatica di cui al dispaccio in riferimento riguardante i veicoli di origine iraniana destinati alla Siria che l’Italia ha bloccato nel 2006. Farruggia ha riconosciuto che il governo italiano ha bloccato la spedizione e sta tuttora trattenendo le merci. La spedizione è trattenuta al porto di Gioia Tauro. Ha detto che inizialmente il Ministero degli Esteri aveva “qualche remora” riguardo alla spedizione, ritenendo che avesse caratteristiche militari e che Hezbollah fosse il probabile utilizzatore finale. Ciò nonostante Farruggia ha affermato che un comitato interministeriale (Ministero degli Esteri, Ministero del Commercio e Segreteria Generale delle Forze Armate) ha recentemente stabilito (contro le proteste del Ministero degli Esteri) che la spedizione non ha caratteristiche militari e ha raccomandato il rilascio delle merci per la spedizione in Siria.
3. (S) Farruggia ha detto che anche se è stata presa la decisione di rilasciare le merci, queste si trovano ancora al porto di Gioia Tauro sotto custodia italiana. Si è dichiarato personalmente contrario al rilascio ma ha detto che sino ad ora il governo italiano non dispone di una base legale solida per continuare a trattenere i veicoli. Tuttavia, alla luce delle informazioni di cui al dispaccio in riferimento, Farruggia ha detto ai funzionari dell’ambasciata che avrebbe richiesto un riesame della spedizione e che richiederà che la decisione di liberare le merci per la Siria sia revocata. Farruggia ritiene che le ripetute proteste del governo iraniana siano state l’impulso per la recente revisione di questo caso dopo quasi tre anni di limbo.
4. (S) Il vice capo missione aggiunto avrà un incontro di verifica la prossima settimana con il direttore generale del Ministero degli Esteri per gli Affari Multilaterali, Luca Giansanti, è rafforzerà la nostra richiesta che l’Italia continui a trattenere i veicoli sospetti. Farruggia ci ha detto che qualsiasi prova aggiuntiva gli USA possano fornire che dimostri chiaramente che questi veicoli hanno unicamente uso militare o che sono stati modificati specificamente a fini militari sarebbe decisiva per garantire che il governo italiano non liberi la spedizione ora o in futuro. La missione richiede ogni informazione aggiuntiva disponibile che possa essere condivisa con il governo italiano a sostegno della classificazione dei veicoli come veicoli per la guerra elettronica e ogni altra informazione che indichi che si tratta di veicoli militari specialistici. La missione richiede queste informazioni entro il 12 maggio.
“Traduzione a cura di znetitaly”

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