lunedì 15 aprile 2013

Preparate negli USA accuse di cospirazione contro Assange/Manning


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AGO

Postato da  il 12-08-2011 alle ore 18:52:01


17 Dicembre 2010 Di Tom Hayden
Fonti interne dicono che il Dipartimento della Giustizia USA stia preparando accuse di cospirazione per violare le leggi sullo spionaggio e la protezione dei computer contro Julian Assange, al fine di evitare di evitare di accusare i canali dei media tradizionali, quali il New York Times.
L’incriminazione è in corso di preparazione da parte di un grandjury federale segreto organizzato dal Dipartimento della Giustizia a Alexandria, Georgia e ci si aspetta che il soldato americano incarcerato Bradley Manning sia accusato di complicità. Altri americani, professori e tecnici, saranno probabilmente accusati di ruoli accessori.
Il governo ha intercettato per un certo arco di tempo comunicazioni email tra Assange e Manning.
Coloro che affermano che non ci sono basi per il processo “si sbagliano di grosso”, afferma una fonte vicina al procedimento. “Il governo eviterà tutte le questioni relative alla libertà di stampa” ha aggiunto la fonte.
La legge sullo spionaggio del 1917 include una previsione riguardo alla cospirazione. In aggiunta, per ottenere l’incriminazione sarà utilizzatauna legge del 1985 che tratta della protezione dei computer.
La rapidità della procedura del grandjury USA sottolinea l’importanza legale e politica delle udienze per l’estradizione in Inghilterra e Svezia, dove Assange deve affrontare possibili accuse per sesso non consensuale. Un’udienza per l’estradizione è ora programmata a Londra per l’11 gennaio.
[Tom Hayden è una voce eminente per por fine alle guerre in Afghanistan, Iraq e Pakistan, per cancellare le fabbriche schiaviste (*), salvare l’ambiente e riformare la politica attraverso la democrazia partecipativa. Attualmente scrive per ‘The Nation’ e organizza, viaggia e parla costantemente contro lo guerre attuali come fondatore e direttore del Centro Risorse per la Giustizia e la Pace (Peace and Justice Resource Center) a Culver City. Ha recentemente preparato le bozze e fatto lobby per le ordinanze di Los Angeles e San Francisco per porre fine a tutti i sussidi alle fabbriche schiaviste a spese dei consumatori. Hayden ha lavorato per 18 anni nel sistema legislativo presiedendo commissioni chiave sull’ambiente, l’educazione superiore e il lavoro; ha recentemente insegnato allo Scripps College e al Pitzer College a Claremont, California, all’Occidental College e all’Istituto di Politica della Harvard University].
[ n.d.t. : (*) nell’originale ‘sweatshops’, a rigore sarebbero laboratori/fabbriche in cui si lavora ‘da schiavi’ per ritmi, orari, condizioni di sicurezza, remunerazione ecc.; rispetto alla normale accezione del termine ‘schiavismo’ manca la componente razziale e il riconoscimento giuridico della condizione di ‘schiavo’; il che è anche peggio. Buoni esempi sono le fabbriche USA che impiegano manodopera, clandestina o anche regolare, latinoamericana o quelle cinesi che sfruttano concittadini, ecc. ecc., per parlare solo di paesi ‘civili’]
Traduzione a cura di Giuseppe Volpe – Fonte: znetitaly.org

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