venerdì 19 aprile 2013

TV: AUTORE 'SUPER SIZE ME' FILMA I DIFETTI DELL'AMERICA


L'AUTORE DI  'SUPERSIZE ME'LOS ANGELES - Morgan Spurlock, regista di 'Super Size Me', ovvero il nemico numero uno di McDonald's, che per un mese si era nutrito solo di cibi della catena di fast food realizzando un documentario cult e minando seriamente la propria salute, e' ora protagonista di un altro progetto di denuncia del sistema americano: '30 Days', una serie di episodi per la tv dei quali e' di nuovo regista e protagonista.

Nel primo episodio Morgan Spurlock e la sua fidanzata Alexandra Jamieson si trasferiscono nello stato dell'Ohio, dove, per trenta giorni, provano a vivere col salario minimo americano, rimasto invariato negli ultimi otto anni. Lui trova lavoro come manovale in un'azienda edile e lei come cameriera in un bar. Le prime difficolta' arrivano quando la coppia ha bisogno d'un medico: ne escono in modo semplice e diretto le deficienze di un sistema sanitario sempre piu' privato, vantaggioso per le lobby ospedaliere e farmaceutiche, ma svantaggioso per gran parte della popolazione americana.

Con il polso slogato, Spurlock si reca prima in un ospedale pubblico e poi in uno privato, a causa del sovraffolamento della sala d'aspetto del primo. Qui il dolore al polso scompare nel momento in cui gli viene presentato il conto da pagare. ''Il fatto e' - commenta il protagonista - che viviamo nel Paese piu' ricco del mondo. E questo e' il servizio che riceviamo''. Morgan Spurlock ama mettere in evidenza cio' che e' gia' sotto gli occhi di tutti: le cattive abitudini alimentari degli americani, le carenze del sistema sanitario e, in un successivo episodio di '30 Days', la facile equazione che un americano medio fa tra Islam e terrorismo.

A Dave, un cattolico e praticante venditore di polizze assicurative, viene chiesto di andare ad vivere, sempre per trenta giorni, in una delle piu' numerose comunita' musulmane degli Stati Uniti, gli 'Haques of Dearborn', nello stato del Michigan, con l'obbligo di mangiare i loro cibi e di indossare i loro vestiti. ''Ma non e' - chiede come prima cosa l'impiegato alla famiglia che lo accoglie in casa propria - che tenete nascosta da queste parte una cellula dormiente?''.

Se il miglior modo per comprendere qualcuno di diverso e' cercare di immedesimarsi, Dave riceve, forse, la sua lezione quando, andando in aereoporto con le sembianze di un musulmano, viene fermato e interrogato a sua volta dalle autorita'. Morgan Spurlock non sembra avere un obiettivo preciso, se non quello di registrare la realta' attraverso la complicita' dei suoi attori non professionisti. Uno di questi, in un altro episodio, e' un padre di famiglia con la voglia di rimettersi in forma. Per riacquistare i muscoli che aveva da giovane accetta di ricorrere, per trenta giorni, a sostanze come il testosterone. Cosi', mentre lo vediamo diventare piu' bello, Spurlock fa il suo lavoro registrando e mostrando al pubblico gli 'effetti collaterali': neo-realismo all'americana.

(ANSA)

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