mercoledì 3 aprile 2013

C'È UN LEGAME FRA REGGISENO E CANCRO AL SENO?



Secondo i ricercatori statunitensi Syd e Soma Singer, la risposta è affermativa. Ma c'è chi smentisce


Secondo i ricercatori statunitensi Syd e Soma Singer, la risposta è affermativa. Ma c'è chi smentisce
Ce ne parla Franco Fracassi su Globalist

"Il reggiseno causa il cancro al seno. È lampante", afferma il ricercatore medico Syd Singer. I coniugi Singer si sono dedicati all'investigazione sul cancro al seno a partire dal 1991. Il giorno in cui la moglie, Soma, scoprì un nodulo al proprio seno, il team di ricerca del marito stava esaminando gli effetti della medicina Occidentale sugli abitanti delle Figi. Sotto la doccia, Syd aveva notato che le spalle e i seni di Soma erano segnati da scanalature rosso scuro. A Syd ricordò la domanda posta alla moglie da una figiana perplessa a proposito del suo reggiseno: «Non si sente stretta?». «Devi farci l'abitudine», aveva risposto Soma. Forse il reggiseno comprimeva il tessuto del seno, si chiese Syd, impedendo il drenaggio linfatico e provocando degenerazione delle cellule

Soma decise di smettere di indossare il suo reggiseno. Ma quando Syd cercò nella letteratura medica non trovò nessuna causa nota per il cancro al seno, condizione che nelle donne appare raramente prima dei trentacinque anni, più frequentemente dopo i quaranta. I tassi di mortalità più elevati sono in Nordamerica ed Europa settentrionale, col resto del mondo che si sta adeguando velocemente. 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità invoca le tossine chimiche quale causa primaria di cancro. Ma i veleni che si accumulano nei tessuti del seno sono normalmente spazzati dal chiaro fluido linfatico verso i grandi gruppi di linfonodi posti nelle ascelle e nella parte alta del torace. I Singer scoprirono che «essendo i dotti linfatici molto sottili, essi sono estremamente sensibili alla pressione e si possono comprimere con facilità». Una minima pressione cronica sui seni può provocare la chiusura delle valvole e dei dotti linfatici. 

"Poco ossigeno e meno nutrienti sono trasportati alle cellule, mentre i prodotti di rifiuto non sono spazzati via - notarono i Singer - dopo quindici o vent'anni di drenaggio linfatico ostacolato dal reggiseno, può apparire il cancro". 

Soma e Syd rimasero colpiti dalla bassa incidenza di cancro al seno nelle nazioni più povere, pur inondate dai pesticidi scaricati dagli altri Paesi. Non trovarono contadine che indossassero reggiseni push-up. Scoprirono invece che tra i maori della Nuova Zelanda integrati nella cultura bianca vi era la stessa incidenza di cancro al seno, mentre gli aborigeni australiani non integrati non soffrivano di cancro al seno. 

Le donne senza figli non sviluppano mai del tutto il proprio sistema linfatico pulisci-seno. E nemmeno donne che non abbiano mai allattato. Le donne che lavorano, che indossano il reggiseno quotidianamente e rimandano la gravidanza potrebbero essere quelle più a rischio, avvertono i Singer. 

Quasi tutte le donne intervistate dalla coppia di ricercatori erano scontente della dimensione o della forma del proprio seno. Le donne che avevano scelto un reggiseno per l'aspetto, ignorando indolenzimenti e gonfiori, avevano il doppio di incidenza di cancro al seno di quelle che non l'avevano scelto per questo. 

Ma la statistica più sorprendente riguardava le donne che indossavano il reggiseno anche per dormire e che avevano sviluppato il cancro. Così come una donna su sette costretta in un reggiseno per più di dodici ore al giorno. Le donne senza reggiseno hanno solo una probabilità su 168 di subire una diagnosi di cancro al seno, dicono i Singer. La stessa di un uomo senza reggiseno. 

Non tutte sono pronte a liberarsi dal proprio capestro. Come una donna ha rivelato al team: "Le tette mi arriverebbero all'ombelico senza un reggiseno". Ma il chirurgo Christine Haycock del College of Medicine del New Jersey dice che sono le caratteristiche genetiche - non i legamenti o la dimensione del seno - la ragione per cui alcuni seni cedono alla gravità. Un petto che saltella aiuta a tener pulito il sistema linfatico. 

Ben consci che i loro risultati erano esplosivi, i Singer hanno inviato i risultati della loro ricerca ai capi delle più prestigiose organizzazioni e istituti anti-cancro americani. Nessuna risposta. Alla pari del business del cancro, il giro d'affari dei reggiseno è enorme. Moltiplicate il numero delle donne che, in tutto il mondo, comprano qualche reggiseno da 25 euro ogni anno e otterrete una cifra vicina ai sei miliardi di dollari all'anno. 

Andando sempre senza reggiseno, Soma iniziò a indossare vestiti che non enfatizzassero i seni. Cominciò anche a massaggiare i seni con regolarità e ad andare in bicicletta, a prendere integratori vitaminici ed erboristici e a bere solo acqua pura. Due mesi dopo, il suo nodulo era scomparso. 

Alcuni consigli da parte dei Singer: "Reggiseno push-up e quelli da sport sono da evitarsi. Scegliete reggiseno di cotone, non stretti. Assicuratevi di poter passare con due dita sotto le spalline e ai fianchi delle coppe. Quanto più sono alte le coppe, tanto più severa la compressione dei maggiori linfonodi. Non indossate assolutamente mai questo disastroso dispositivo per dormire. A casa toglietevelo. Massaggiate i vostri seni ogni volta che vi togliete il reggiseno". 

Il dottor Ted Ganslerdalle pagine del New York Times, smentisce questa teoria affermando che: "Non c'è una credibile verità scientifica. Il meccanismo secondo cui il reggiseno impedisce l'eliminazione delle tossine bloccando i dotti linfatici, non corrisponde ai concetti scientifici riguardanti lo sviluppo del cancro.

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