mercoledì 20 febbraio 2013

Moana Nui, immersioni uniche in Polinesia



Il grande oceano della Polinesia francese ideale per sub di tutti i livelli


Moana Nui: il grande oceano della Polinesia francese (Foto: C.Ciccullo)Moana Nui: il grande oceano della Polinesia francese (Foto: C.Ciccullo)
Incontri 'ravvicinati' nei fondali della Polinesia Francese
Moana Nui: immersioni possibili tutto l'anno (Foto: Rodolphe Holler)
Moana Nui scrigno di fauna marina unica (Foto: Lionel Pozzoli)
Cinque arcipelaghi per 118 isole ricche di vita con 1.200 specie marine e 12mila chilometri di barriera corallina. Sopra e sotto l'acqua Thaiti offre ai viaggiatori la possibilità di avvicinarsi a un ecosistema unico: è Moana Nui, l'oceano della Polinesia Francese.

Condizioni ottimali per un'immersione nel blu dei fondali polinesiani ci sono tutto l'anno: l'acqua mantiene infatti una temperatura che oscilla tra 25 e 30 gradi, con trasparenza e visibilità fino a 40 metri. Diverse le caratteristiche dei cinque arcipelaghi (Società, Australi, Marchesi, Tuamotu, Gambier): isole vulcaniche si alternano ad atolli, alcune hanno aspre scogliere, altre lagune cristalline. Fondali adatti non solo a sub esperti ma anche a chi per la prima volta vuole avvicinarsi al mondo sottomarino, in particolare nelle lagune, in assenza di correnti. Presenti diversi centri diving che mettono a disposizione non solo attrezzature e assistenza medica, ma organizzano tutto l'anno corsi per tutti i livelli dando anche la possibilità di conseguire brevetti. E poi ci sono le guide, insieme alle quali partire all'esplorazione di fauna e flora marina.

Fra le isole dell'arcipelago della Società ci sono quelle che nell'immaginario collettivo incarnano l'idea di Polinesia e spiagge-paradiso: Bora Bora, Moorea, Thaiti. Si tratta di isole d'origine vulcanica circondate da lagune coralline: all'interno il territorio è montuoso, caratterizzato dalla presenza di scoscesi picchi vulcanici ricoperti di rigogliosa vegetazione, mentre le coste sono orlate da spiagge e lagune. Il più esteso degli arcipelaghi polinesiani è invece quello delle Tuamotu: 76 atolli disseminati lungo un arco di 1500 chilometri con spiagge incontaminate e lagune iridescenti ricche di vita marina. Sono la destinazione perfetta per chi ama dedicarsi alle immersioni. Delle 12 isole delle Marchesi solo sei sono abitate: tutte appaiono come fortezze di smeraldo dal blu delle acque del Pacifico, senza barriera corallina. A cavallo del Tropico del Capricorno si trova l'arcipelago delle isole Australi, anche chiamate il "granaio della Polinesia" per il clima mite e le pianure fertili. Lontane dai consueti circuiti turistici, le isole Australi conservano intatto il fascino dell'antica civiltà polinesiana. LeGambier sono formate dall'isola di Mangareva e dalla sua cintura di isolotti, che sono i resti del bordo del vulcano franati del suo antico cratere.

La Polinesia francese si raggiunge con circa 22 ore di volo: dall'Europa la rotta principale è via Los Angeles con partenze dall'Italia da Milano e Roma attraverso le principali capitali europee (Parigi, Londra e Francoforte). Si arriva all’aeroporto internazionale di Fa'a, a Papeete, sull'isola di Tahiti.

(ANSA)

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