mercoledì 20 febbraio 2013

Bersani, faremo 'scouting' con i grillini. Monti, all'opposizione una Camera



Ancora tensione sulla sfida tv: tutti contro tutti


  Pierluigi Bersani, Mario Monti e Silvio Berlusconi

 Mario Monti

 Pier Luigi Bersani (s) e Silvio Berlusconi

  Monti sfida Berlusconi,teme il confronto in tv'

 La sede di Mediobanca a Piazzetta Cuccia

  La sede di Mediobanca a Milano

 Monti sfida Berlusconi,teme il confronto in tv'


  Monti: Berlusconi teme il confronto con me

  Silvio Berlusconi

 Beppe Grillo

 Bersani e Grillo

  Il tweet di Beppe Grillo

 L'appello di Monti a Berlusconi e Bersani

A cinque giorni dal voto, sono infiammati i toni della campagna elettorale. Ancora divisi, i leader politici, sul confronto tv. Ma si guarda anche al dopo-voto. Pier Luigi Bersani, che conferma la solidità dell'alleanza con Vendola, parla della possibilità di fare 'scouting' con i parlamentari del Movimento 5 Stelle ('Li testeremo sui fatti'). Mario Monti sollecita la presidenza di una Camera all'opposizione. Silvio Berlusconi continua a proclamare il sorpasso in atto sul Pd e affermare che il Prof rischia di non entrare in Parlamento. 
BERSANI - Tra Monti e Vendola ''io ho gia' scelto davanti a 3,2 milioni di elettori alle primarie...O si discute con questa coalizione o ognuno si prende le sue responsabilita'''. Cosi' Pier Luigi Bersani, al Corriere.it, nega di dover fare, dopo il voto, una scelta tra il Professore e il leader di Sel.
"A Grillo dico che non si vince sulle macerie, sulle macerie sta bene solo chi ha i soldi. Se in Parlamento ci saranno i grillini ci sara' da fare uno scouting per capire se intendono essere eterodiretti o partecipare senza vincoli di mandato. Non e' campagna acquisti ma li testeremo sui fatti'', dice Bersani al Corriere.it.
"Monti ha detto 'in tre, Monti, Berlusconi e Bersani'; Berlusconi ha detto 'in due, io e Bersani'. Io potrei dire 'in uno'...". Così Bersani sul confronto tv."Non è più semplice dire - ribadisce il leader Pd - 'tutti'? Ingroia, Giannino, potrebbero dire 'ma perche' noi nò? Non vedo perché non si debba fare con tutti. Impossibile? Perché non deve essere possibile? Facciamo i dibattiti 'a la carte?' Facciamo tutti insieme, sottoponendoci anche a qualche domanda".
BERLUSCONI - ''Monti e' una iattura. Mi vengono i brividi alla schiena a nominarlo''. Così Silvio Berlusconi in un'intervista a Radio 105. Poi al Corriere.it ribadisce il suo rifiuto ad un confronto tv anche con Mario Monti. E pensa piuttosto ad un confronto solo con il leader del Pd Bersani: ''Non temo Monti - spiega - solo che non e' logico, in una democrazia, che si incontrino i due leader che possono aspirare a essere l'uno o l'altro i vincitori, con uno che rischia di non entrare nemmeno in Parlamento''.
"Ma vediamo. Prima bisogna vincere e poi vediamo". Risponde così Berlusconi nel corso di un forum al Corriere.it a chi gli chiede se in caso di vittoria il presidente della Repubblica gli chiedesse di assumere l'incarico di premier.
"Va tutto bene, stiamo vincendo noi: c'é un entusiasmo in giro superiore a quello del '94, gli italiani stanno cominciando a capire come vanno le cose. Siamo gia' in sorpasso". Così Berlusconi intervistato da Mattino 5. In una scala da uno a dieci, Berlusconi ha detto di essere certo di vincere con un grado di convinzione pari ad undici.
L'elezione diretta del presidente della Repubblica è una delle prime riforme che il Pdl intende fare se vincerà le elezioni. Così, sottolinea il Cavaliere, "finalmente i cittadini non dovranno subire la nomina del quarto presidente della sinistra e potranno mandare le cartoline, dall'Italia, a Prodi e D'Alema che ripareranno all'estero".
MONTI - "In uno spirito di condivisione di un progetto-Paese condividere alcune importanti cariche istituzionali può giovare". Lo afferma in una intervista al Messaggero il premier uscente Mario Monti, sollecitando che almeno la presidenza di una Camera vada all'opposizione e osservando che per il Quirinale vedrebbe meglio "una donna" anche se, a proposito dell'ex premier Romano Prodi, ribadisce che avrebbe "i titoli per diventare presidente".
Monti torna sulla possibilità di alleanza tra il suo movimento e il centrosinistra di Bersani e Vendola confermando che "non mi sento condannato a governare con loro" e "non abbiamo nulla in comune con la coalizione di sinistra, così come non abbiamo niente in comune con la destra". "Nessuno - aggiunge - ci costringerà a governare ma chi vorrà venire a lavorare con noi troverà porte aperte. Però non collaboreremo mai con un governo che non fosse fortemente orientato alle riforme". Se toccasse al segretario del Pd governare il Paese, comunque, "saprà assumersi le sue responsabilità ". Bersani, dice, "ha fatto esperienze di governo, magari non molte esperienze internazionali". Il professore si dice "non pentito" di avere introdotto l'Imu perché senza i suoi "20-22 miliardi non ce l'avremmo fatta". Ora però "il Paese, grazie ai sacrifici degli italiani ha un bilancio pubblico tra i più solidi d'Europa" e "si può ragionare su una diminuzione progressiva di tutte le tasse in modo responsabile".
Monti dice di provare "simpatia" per gli elettori di Grillo che muovono "come noi dalla profonda insoddisfazione per la performance della politica per come l'abbiamo vista all'opera" ma di avere "un grossissimo punto di domanda sugli eletti di Grillo e sul loro capofila". Quanto al suo movimento e al rapporto con Fini e Casini "ho partecipato a varie iniziative di Scelta Civica con Udc e Fli - dice Monti - e non riesco ad avvertire nessun disagio della mancanza di una foto insieme a Casini e Fini" che sono "due politici come tanti altri in piena regola ma prima di altri hanno visto il disastro di questo bipolarismo".
(ANSA)

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