di Alessandro Pignatelli
L'ex numero uno della squadra giallorossa rivela: "Ho avuto un arresto cardiaco. Ma nel 2014 torno a giocare".
"Stavo finendo dall'altra parte". E non si tratta di una trattativa di mercato che avrebbe potuto portarlo a vestire la maglia di una squadra rivale. No, l'ex portiere brasiliano della Roma, Doni, ha subito un arresto cardiaco di 25 secondi che stava per mandarlo all'altro mondo.
Lui stesso racconta: "I problemi sono iniziati nel luglio del 2012. Ho cominciato una lunga serie di test ed esami medici a Milano, Londra e Roma. Sono stato da uno dei migliori medici d'Europa, che mi ha seguito con attenzione e a lungo. A un certo punto, mi ha chiesto di star fermo per qualche mese. Il giorno dopo mi ha spiegato di non potermi proibire di giocare a calcio, ma che lui l'idoneità non me l'avrebbe concessa. Ci sono stato male per tre mesi, senza dormire la notte, e ho ripensato a ciò che mi era successo".
Doni avrebbe potuto fare la fine di Morosini: "Sono stato sul punto di andare dall'altra parte, ci sono stato per 25 secondi e mi sembra di aver dormito per cento anni. E' stata dura, ma con il tempo mi è passata. Ora ho dato più valore a certe cose, prima di tutto la famiglia".
Ad aprile farà nuovi esami per poter tornare a fare il calciatore, nel 2014, nel Botafogo: "L'aritmia? Ho sempre avuto questo tipo di problema. Ora devo rimanere fermo fino ad aprile, ma poi ho grande chance di poter essere autorizzato al ritorno in campo. Quindi tornerò ad allenarmi per disputare il campionato paulista del prossimo anno".
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