venerdì 28 dicembre 2012

E'scomparsa a Bologna Marilena Ferrari:"Nel libro e nell'arte la massima espressione del genio creativo"



 da Eleonora Santonocito

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Non dimentichiamoci che viviamo nel Paese più bello del mondo e che abbiamo aspettative storiche di una bellezza di cui non possiamo fare a meno.
La bellezza, ma anche la bruttezza, due concetti con i quali noi italiani quotidianamente facciamo i conti più di qualsiasi altro popolo e che dobbiamo saper distinguere per tenere viva la scintilla dell’amore per la nostra identità. Ne era consapevole Marilena Ferrari che per più di trent’anni è stata la portavoce del mondo della cultura e dell’arte. Il 25 Dicembre è scomparsa, dopo una lunga malattia e domani a Bologna, lontana dalla sua Soncino (Cremona) un ultimo saluto a questa grande donna a capo della casa editrice fondata nel ‘92Fmr Art’è e della Fondazione Marilena Ferrari nata nel 2007.
Marilena Ferrari nominata dalla Leading Women Entrepreneurs of the World, una delle quaranta imprenditrici più importanti del mondo e che da più di 30 anni era attiva nel campo della promozione dell’arte ci lascia un grande insegnamento: l’educazione al bello è un percorso di scoperta attraverso l’arte, intesa come opera da osservare, ma anche da leggere; libro e l’arte sono mezzi attraverso cui destare nuovamente la meraviglia; per questo compito difficile Marilena Ferrari ha cercato il sostegno delle istituzioni, in particolare del ministro della cultura non senza qualche provocazione: nel 2011 ad Ornaghi ha proposto di regalargli 140 fotografie con la prospettiva di una mostra “per tutti gli italiani” (Panorama-21 dicembre 2011).
Lei che ha trasformato la propria casa editrice in un polo editoriale europeo, ha sempre creduto nel valore del libro come massima espressione del genio creativo. Chi meglio di Marilena Ferrari, infatti, ha trasmesso l’importanza di investire sul nostro patrimonio artistico, capace di mettere in relazione le emozioni e di ricostruire i rapporti quotidiani in vista del bene comune.
“Investire in cultura significa volere che si investa sul sentimento dell’Italia, popolo del “fare bene”. Significa investire nella parte migliore del Paese”.

Foto| Dal Resto del Carlino

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