lunedì 13 febbraio 2012
Ungheria: il gelo sul Danubio blu
Freddo "blu". Le autorità governative ungherese hanno deciso di chiudere il traffico fluviale lungo tutto il Danubio. Venerdì, a causa dell’elevata percentuale di fiume ormai ghiacciato, i trasporti erano divenuti inaccessibili e, per certi versi, anche pericolosi. István Lang, dirigente dell'organismo nazionale di controllo tecnico, ha dichiarato che le condizioni create dalla formazione di ghiaccio lungo le pareti del fiume non permettevano più il passaggio delle navi, specie quelle mercantili.
"Tutte le navi che sono ancora impegnate nella navigazione - ha consigliato Lang - devono immediatamente dirigersi verso il porto più vicino".
La Marina ungherese ha dovuto inviare nei giorni scorsi il Széchenyi, il suo più grande rompighiaccio, per cercare di risolvere la situazione e permettere il passaggio ad alcune imbarcazioni.
Il freddo siberiano giunto nelle ultime settimane sull’ Est Europa aveva già costretto altri paesi a dover interrompere la navigazione dei propri mezzi; in Austria, Croazia, Serbia e Bulgaria già da qualche giorno sono sospesi i traffico fluviale lungo il Danubio.
L’ impossibilità di utilizzare il Danubio può avere gravi conseguenze sull’economia ungherese, specie per quanto riguarda i trasporti, l’energia, l'irrigazione e la pesca ma le previsioni prevedono che la situazione possa migliorare già dalla prossima settimana. (Hungary AM)
Ecco alcune curiosità sul Danubio:
Il Danubio (in tedesco Donau, ungherese Duna, slovacco e polacco Dunaj, croato Dunav, ucraino Дунай, bulgaro e serbo Dunav o Дунав, romeno e moldavo Dunărea) è un fiume dell'Europa centro-orientale. Con 2.902 km è il secondo corso d'acqua più lungo del continente (dopo il Volga), e il più lungo fiume navigabile dell'Unione europea. Le sue fonti sono nella Foresta Nera in Germania, dove due piccoli fiumi, il Brigach e il Breg, si riuniscono a Donaueschingen. È a partire da questo punto che il fiume prende il nome di Danubio, anche se si tende a pensare che il Brigach sia a sua volta un affluente del Breg, pertanto quest'ultimo sarebbe già il Danubio. Dalle sorgenti scorre verso est, e attraversa varie capitali dell'Europa centrale e orientale (Vienna, Bratislava, Budapest e Belgrado). Alla fine del suo corso si getta nel Mar Nero attraverso un ampio delta sul confine tra Romania e Ucraina. Il delta del Danubio è incluso nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Il Danubio è stato per secoli un'importante via navigabile. Conosciuto nella storia come una delle frontiere dell'Impero romano, il fiume corre entro i confini di dieci paesi: Germania (7,5% del bacino idrografico), Austria (10,3%), Slovacchia (5,8%), Ungheria (11,7%), Croazia (4,5%), Serbia, Bulgaria (5,2%), Romania (28,9%), Moldavia (1,7%) e Ucraina (3,8%). Il suo bacino idrografico comprende parte di altri nove paesi: Italia (0,15%), Polonia (0,09%), Svizzera (0,32%), Repubblica Ceca (2,6%), Slovenia (2,2%), Bosnia-Erzegovina (4,8%), Montenegro, Repubblica di Macedonia e Albania (0,03%).
Il Danubio è formato dall'unione di due torrenti discendenti della Foresta Nera, il Breg e il Brigach. Il Breg ha la sua sorgente vicino a Furtwangen a 1.078 metri sul livello del mare. Avendo un percorso più lungo la sua fonte, che si trova a soli cento metri del bacino idrografico del Reno, è considerata come la fonte geografica del Danubio. I due torrenti si incontrano a Donaueschingen dove nel parco del castello è presente una fontana monumentale del XIX secolo chiamata Donauquelle, che simboleggia la fonte ufficiale del fiume. Il Danubio attraversa poi la Baviera, bagnando le città di Sigmaringen, Ulma, Ratisbona e Passavia, prima di raggiungere l'Austria settentrionale (via Linz e Vienna), proseguendo poi lungo la via meridionale della Slovacchia vicino a Bratislava e l'Ungheria attraversata da nord a sud oltrepassando Budapest. In seguito corre lungo il confine tra Croazia e Serbia bagnando tra le altre la città di Belgrado, prima di segnare il confine tra Serbia e Romania e successivamente tra Romania e Bulgaria, prima di gettarsi nel Mar Nero dando forma ad un grande delta, situate lungo la frontiera con l'Ucraina. La Repubblica di Moldavia nel 1990 ottenne l'accesso a circa 300 metri della riva sinistra del fiume vicino Giurgiuleşti (tra Galaţi e Reni).
Il delta del Danubio, in Romania, è una zona naturale protetta, in particolare per la foresta Letea dall'aspetto tropicale. Si tratta di un patrimonio mondiale dall'Unesco dal 1991.
Il contributo dei vari paesi che si affacciano sul Danubio in termini di portata del fiume è come segue: Austria (22,1%), Romania (17,6%), Germania (14,5%), Serbia (11,3%), Bosnia (8,8%), Croazia (6,4%), Ungheria (4,3%), Ucraina (4,3%), Bulgaria (3,7%), Slovenia (3,1%), Slovacchia (1,9%), Repubblica Ceca (1,2%), Moldavia (0,7%).
Dieci paesi si affacciano lungo il Danubio. Il fiume serve come confine naturale per una lunghezza di 1.070,9 km, cioè il 37% della sua lunghezza totale. Quattro paesi sono situati solo su una sponda (Croazia, Bulgaria, Moldavia e Ucraina).
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