venerdì 17 gennaio 2025

Il principe della giovinezza

 


Giuliano de’ Medici, fratello minore di Lorenzo  il Magnifico, nacque a Firenze il 28 ottobre del 1453. Crebbe di costituzione atletica, alto e robusto, era ammirato dalle donne  e amato dal popolo fiorentino per la sua generosità e la sua spensieratezza che gli valsero il titolo di “principe della giovinezza”.


Come ogni rampollo del suo tempo, anche Giuliano si  ritrovò a dover scegliere  una moglie degna per ricchezza e potenza. Però si era invaghito della bellissima Simonetta Cattaneo, già sposata con  Marco Vespucci, bellissima fanciulla , sua coetanea e Musa di Sandro Botticelli. Simonetta era bionda, longilinea e piena di grazia, una sorta di Venere scesa in terra, da tutti riconosciuta come “la bella di Firenze”.


Purtroppo, il 26 aprile del 1476, Simonetta appena ventitreenne morì di tisi.

Giuliano ebbe una crisi di disperazione, chiese ai poeti della sua cerchia di scrivere versi per ricordare la donna amata e lui stesso ne scrisse con struggente rimpianto. 


Circa sei mesi dopo la morte di Simonetta, però, trovò consolazione tra le braccia di Fioretta Gorini che gli diede un figlio, Giulio, nato un mese dopo la  tragica morte del padre. Giulio, illegittimo, fu accolto a palazzo Medici e fu educato insieme ai cugini figli dello zio Lorenzo. In seguito divenne cardinale e fu eletto Sommo Pontefice , col nome di Clemente VII.


Giuliano de’ Medici, purtroppo ebbe una triste sorte : morì , infatti , nel corso della congiura dei Pazzi, il 26 aprile 1478. La cospirazione, avente lo scopo di stroncare l’egemonia dei Medici, fu ordita dalla famiglia Pazzi, banchieri fiorentini, con l’appoggio del papato e di altri regnanti.


L’assassinio si consumo' durante la celebrazione  della Messa celebrata nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze. Al momento dell’Elevazione, mentre tutti erano inginocchiati con il capo chino in preghiera, si inscenò la tragedia: Francesco Pazzi ed un complice si avventarono su Giuliano colpendolo ripetutamente, lasciandolo a terra morto in una pozza di sangue.


Il fratello Lorenzo, ferito solo leggermente, riuscì a scappare ai suoi attentatori rifugiandosi nella Sagrestia.


Alle esequie di Giuliano prese parte l’intera Firenze vestita a lutto che pianse  con vero dolore la  morte del giovane nobile. 


Tremenda fu la vendetta di Lorenzo. Appoggiato dal popolo fiorentino, che ancor più si strinse attorno ai Medici, i congiurati furono catturati, linciati, torturati, impiccati e i loro corpi gettati nell’Arno. Tutti i membri della famiglia Pazzi furono banditi da Firenze e tutti gli stemmi della famiglia vennero cancellati dalla città.


Giuliano, per fatale destino , morì il 26 aprile lo stesso giorno in cui, due anni prima, si era spenta la sua adorata Simonetta. Aveva solo venticinque anni...

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento