mercoledì 23 agosto 2023

Dal telescopio Webb immagini inedite della diva delle nebulose

 E' la Nebulosa Anello, generata da una stella morente 

Elisa Buson  

La Nebulosa Anello vista dal Jbst (fonte: ESA/Webb, NASA, CSA, M. Barlow, N. Cox, R. Wesson) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuove immagini del telescopio spaziale James Webb rivelano dettagli unici mai visti prima della 'diva' delle nebulose, la Nebulosa Anello, posta a circa 2.200 anni luce da noi e generata da una stella morente a corto di carburante.

Gli 'occhi' a infrarossi del telescopio - gestito dalle agenzie spaziali di Stati Uniti, Europa e Canada - hanno permesso di ottenere una risoluzione spaziale e una sensibilità spettrale senza precedenti, con risultati superiori anche a quelli del celebre telescopio Hubble, che esattamente dieci anni fa aveva scattato un 'primo piano' della stessa nebulosa.

La nuova immagine ottenuta dal telescopio Webb con lo strumento NirCam (Near-InfraRed Camera) mostra gli intricati dettagli della struttura filamentosa dell'anello interno, mentre l'immagine ottenuta con lo strumento Miri (Mid-InfraRed Instrument) rivela particolari delle strutture concentriche nella regione esterna dell'anello della nebulosa.

"Quando abbiamo visto per la prima volta le immagini, siamo rimasti sbalorditi dalla quantità di dettagli in esse contenuti", afferma Roger Wesson dell'Università di Cardiff, nel Regno Unito.

"L'anello luminoso che dà il nome alla nebulosa è composto da circa 20.000 singoli ammassi di denso gas di idrogeno molecolare, ognuno dei quali massiccio quanto la Terra. All'interno dell'anello c'è una stretta banda di emissione di idrocarburi policiclici aromatici, molecole complesse contenenti carbonio che non ci aspetteremmo nella Nebulosa Anello".

Un'altra rivelazione sorprendente, aggiunge il ricercatore, "è stata la presenza di dieci strutture concentriche regolarmente distanziate" appena oltre il bordo esterno dell'anello principale. Secondo gli esperti, questi archi potrebbero essersi formati ogni 280 anni per effetto dell’interazione della stella centrale con una compagna di piccola massa che orbita a una distanza paragonabile a quella tra la Terra e Plutone.

(ANSA) 

Mucci71

 

 

Nessun commento:

Posta un commento