Per gli esperti riuniti a Melbourne, per sconfiggere l'Aids è necessario portare alla luce il "sommerso". Entro il 2030 l'epidemia dovrà essere sotto controllo.
L'obiettivo è quello di mettere sotto controllo, entro il 2030, l'epidemia. Per essere in grado di fare questo però, gli esperti dicono che bisogna arrivare a quei milioni di persone che non sanno di aver contratto il virus e riuscire a trattare tutti.
Ma i problemi principali sono i costi, eccessivamente alti, e la mancanza di strutture; grazie però all'alleanza tra scienza, politica e società civile per la lotta contro all'Aids, fa ben sperare.
Ma i problemi principali sono i costi, eccessivamente alti, e la mancanza di strutture; grazie però all'alleanza tra scienza, politica e società civile per la lotta contro all'Aids, fa ben sperare.
Durante i lavori della conferenza è emerso che al mondo ci sono 35 milioni di sieropositivi, di cui un numero prossimo alla metà (compresi 3,3 milioni di bambini) inconsapevoli. Ogni anno le nuove infezioni sono 2,3 milioni. Una battaglia importante da intraprendere sarà, appunto, quella di dare una maggiore informazione mentre ancora si tarda ad ottenere una cura definitiva nonostante i molteplici e annosi sforzi della comunità scientifica internazionale in tal senso.
Nel 2013 circa 13 milioni di persone in tutto il mondo hanno ricevuto la terapia antiretrovirale, di cui circa 11 milioni nei paesi a basso e medio reddito. E' giunto il momento, hanno decretato gli esperti, di occuparsi delle "popolazioni chiave" ovvero le persone più emarginate come gli omosessuali, perseguitati in alcuni paesi, ai tossicodipendenti, che ad esempio in Ucraina e Russia vengono incarcerati e non sono curati, ai "sex workers".
http://www.articolotre.com/2014/07/allarme-aids-18-milioni-di-persone-non-sanno-di-averlo-contratto/
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