“Annamaria Franzoni non ucciderà più”. Il perito riabilita la mamma di Cogne

Secondo il perito, non c'è pericolo che Annamaria Franzoni, accusata e condannata per la morte del figlio, Samuele, avvenuta a Cogne nel 2002, uccida ancora.

-Redazione- Annamaria Franzoninon ucciderà più: "Dopo 12 anni dal fatto non vi è più il rischio che si ripeta il figlicidio, come descritto nella sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Torino". 
A sostenerlo è il perito designato dal Tribunale di Sorveglianza, Augusto Balloni, che illustrerà le proprie valutazioni sullo stato psico-sociale della donna nell’udienza odierna per la richiesta di detenzione domiciliare.

In base a questa perizia cominceranno a dibattere sulla richiesta della donna di uscire dal carcere. La mamma di Cogne chiede, attraverso i legali Paola Savio e Lorenzo Imperato di Torino, dove in appello fu condannata a 16 anni, di tornare a vivere nella casa di Ripoli Santa Cristina, per essere vicina ai figli, in particolare a Gioele di 11 anni. Secondo il professor Balloni, non esiste più"una pericolosità sociale specifica", derivante dall'uccisione del piccolo Samuele, e viene considerata "superata" la perizia di Ariatti e Camerini del 2008, secondo al quale la Franzoni si trovava in uno stato di "vulnerabilità psicologica tale da poter innescare  -  anche se con moderata probabilità  - una potenziale recidiva".

Anamaria Franzoni, dunque, dodici anni dopo l’arresto per l’omicidio del figlio di tre anni Samuele, potrebbe lasciare il carcere e tornare a casa ai domiciliari, affrontando un percorso di “risocializzazione”. La donna ha più volte rilasciato interviste in cui chiedeva di poter tornare a casa e il marito l’ha sempre difesa e appoggiata.

Annamaria Franzoni, condannata a 16 anni di carcere con l’accusa di aver ucciso il figlio Samuele Lorenzi nel 2002, è attualmente detenuta presso il carcere della Dozza a Bologna. Dall’ottobre scorso, la donna è stata ammessa anche al lavoro esterno presso una cooperativa religiosa. 

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