IL CONTO IN BANCA DI ALESSANDRO DI BATTISTA
Dopo più di un anno di legislatura la settimana scorsa per la prima volta (ve lo giuro) sono entrato nel mio conto in banca. Circa 30.000 euro di attivo! Daje mi sono detto, non lo nego. Ieri la mia fantastica collaboratrice Selena mi ha comunicato la cifra per la restituzione: 19.000 euro.
Da quei 30.000 devo toglierne 19.000 che non mi spettano e che devo restituire nei prossimi giorni. Per la prima volta, non ve lo nego, ho avuto un momento di crisi. Cazzarola 19.000 euro! Le tentazioni ci sono, arrivano. Ti domandi "ma così tanti, ma li devo restituire proprio tutti tutti?". Non è mica facile. Poi stamattina mi sono svegliato presto, ho visto il solito barbone che dorme sotto casa mia, un tizio simpatico con il quale, quando è lucido, scambio 4 parole. In motorino ho pensato ai disoccupati, agli esodati, a quelle persone che, strozzate da equitalia, hanno incontrato Beppe e Luigi Di Maio pochi minuti prima che depositassimo la legge per abolire questa struttura che taglieggia gli italiani.
Poi ho fatto agorà in Sardegna. Io, Nicola Bianchi e Emanuela Corda abbiamo ricevuto un affetto incredibile. Ora sono qui a Cagliari in un bed and breakfast ad ammirare le tangenti che mi sono state appena consegnate: una bottiglia di mirto, una di liquore al caffè, dei dolci e un cannonau del 2011 che non vedo l'ora di stappare. Morale della favola? Non vedo l'ora di fare il bonifico e versare quei 19.000 euro sul conto per le piccole e medie imprese. Vi voglio bene e nulla vale quanto l'affetto e la stima che riceviamo. La possibilità di fare la rivoluzione non vale tutto l'oro del mondo. Buona notte Cagliari. (Alessandro Di Battista, Facebook)
Da quei 30.000 devo toglierne 19.000 che non mi spettano e che devo restituire nei prossimi giorni. Per la prima volta, non ve lo nego, ho avuto un momento di crisi. Cazzarola 19.000 euro! Le tentazioni ci sono, arrivano. Ti domandi "ma così tanti, ma li devo restituire proprio tutti tutti?". Non è mica facile. Poi stamattina mi sono svegliato presto, ho visto il solito barbone che dorme sotto casa mia, un tizio simpatico con il quale, quando è lucido, scambio 4 parole. In motorino ho pensato ai disoccupati, agli esodati, a quelle persone che, strozzate da equitalia, hanno incontrato Beppe e Luigi Di Maio pochi minuti prima che depositassimo la legge per abolire questa struttura che taglieggia gli italiani.
Poi ho fatto agorà in Sardegna. Io, Nicola Bianchi e Emanuela Corda abbiamo ricevuto un affetto incredibile. Ora sono qui a Cagliari in un bed and breakfast ad ammirare le tangenti che mi sono state appena consegnate: una bottiglia di mirto, una di liquore al caffè, dei dolci e un cannonau del 2011 che non vedo l'ora di stappare. Morale della favola? Non vedo l'ora di fare il bonifico e versare quei 19.000 euro sul conto per le piccole e medie imprese. Vi voglio bene e nulla vale quanto l'affetto e la stima che riceviamo. La possibilità di fare la rivoluzione non vale tutto l'oro del mondo. Buona notte Cagliari. (Alessandro Di Battista, Facebook)
http://www.tzetze.it/redazione/2014/04/il_conto_in_banca_di_alessandro_di_battista/
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