ECCO COME LA VOSTRA BANCA VI RUBA I SOLDI
In banca pochi prestiti e tanti inganni. "Ottenere un prestito può essere improbabile anche se sei un lavoratore affidabile: lo dimostra la nostra inchiesta in 280 filiali. Tanti gli inganni smascherati: poca trasparenza e privacy, niente soldi se non accetti certe condizioni, spesso illegali". E' quanto si legge sul sito di altroconsumo.
"Sono così tante le pratiche scorrette emerse che per denunciarle tutte - scrive altroconsumo - abbiamo dovuto rivolgerci a ben quattro autorità diverse (Banca d'Italia, AGCM, Ivass e Garante della Privacy)."
Ecco quali sono le irregolarità denunciate:
Niente SECCI: nel 63% dei casi non ci è mai stato consegnato il SECCI (Standard european consumer credit information), un modulo standard europeo di cui si ha diritto e che contiene tutte le informazioni necessarie sul prestito che ci è stato presentato, in modo da poterlo confrontare facilmente con altre offerte presenti sul mercato. Ma, naturalmente, a molti istituti di credito non conviene che i potenziali clienti ne capiscano troppo.
Richiesta di dati illegittima: altra irregolarità riscontrata è stata la richiesta di dati reddituali e personali in fase precontrattuale, quando non sono necessari. In molti casi, ci è stato anche richiesto di firmare l'autorizzazione per accedere alle centrali di rischio, che raccolgono i dati sulla nostra affidabilità di debitori. In pratica si fa una preistruttoria, quando il cliente ha solo chiesto informazioni. Risultato? Da un lato, si scoraggia il cliente a girare più agenzie perché ogni volta deve dare tutte queste informazioni; dall'altro, accumulare più interrogazioni alle centrali rischi private coincide con richieste di prestito non rilasciate o non andate a buon fine, quindi il richiedente potrebbe essere considerato in futuro un cattivo candidato (così ci hanno dichiarato molti consulenti in banca, forse per scoraggiarci).
"Se vuoi il prestito, devi comprare la nostra polizza": in ben il 35% dei casi gli operatori danno il prestito solo se si sottoscrive una polizza da loro venduta. Ma la legge afferma che se la banca o finanziaria obbliga il cliente a comprare una sua polizza per avere il finanziamento fa una pratica scorretta. La si può denunciare all'Antitrust.
Polizza obbligatoria, ma senza confronto: nessuna banca o finanziaria che chiede una copertura assicurativa obbligatoria per rilasciare il prestito, ci ha consegnato i preventivi di altre due compagnie con cui non ha legami, come vuole la legge proprio per garantire la migliore scelta al cliente: tieni conto che la polizza costa in media 771 euro, ma c'è chi ci ha chiesto più di 1.800 euro (a Verona) e oltre 1500 (a Genova). Quindi confrontare diverse offerte serve.
"Sono così tante le pratiche scorrette emerse che per denunciarle tutte - scrive altroconsumo - abbiamo dovuto rivolgerci a ben quattro autorità diverse (Banca d'Italia, AGCM, Ivass e Garante della Privacy)."
Ecco quali sono le irregolarità denunciate:
Niente SECCI: nel 63% dei casi non ci è mai stato consegnato il SECCI (Standard european consumer credit information), un modulo standard europeo di cui si ha diritto e che contiene tutte le informazioni necessarie sul prestito che ci è stato presentato, in modo da poterlo confrontare facilmente con altre offerte presenti sul mercato. Ma, naturalmente, a molti istituti di credito non conviene che i potenziali clienti ne capiscano troppo.
Richiesta di dati illegittima: altra irregolarità riscontrata è stata la richiesta di dati reddituali e personali in fase precontrattuale, quando non sono necessari. In molti casi, ci è stato anche richiesto di firmare l'autorizzazione per accedere alle centrali di rischio, che raccolgono i dati sulla nostra affidabilità di debitori. In pratica si fa una preistruttoria, quando il cliente ha solo chiesto informazioni. Risultato? Da un lato, si scoraggia il cliente a girare più agenzie perché ogni volta deve dare tutte queste informazioni; dall'altro, accumulare più interrogazioni alle centrali rischi private coincide con richieste di prestito non rilasciate o non andate a buon fine, quindi il richiedente potrebbe essere considerato in futuro un cattivo candidato (così ci hanno dichiarato molti consulenti in banca, forse per scoraggiarci).
"Se vuoi il prestito, devi comprare la nostra polizza": in ben il 35% dei casi gli operatori danno il prestito solo se si sottoscrive una polizza da loro venduta. Ma la legge afferma che se la banca o finanziaria obbliga il cliente a comprare una sua polizza per avere il finanziamento fa una pratica scorretta. La si può denunciare all'Antitrust.
Polizza obbligatoria, ma senza confronto: nessuna banca o finanziaria che chiede una copertura assicurativa obbligatoria per rilasciare il prestito, ci ha consegnato i preventivi di altre due compagnie con cui non ha legami, come vuole la legge proprio per garantire la migliore scelta al cliente: tieni conto che la polizza costa in media 771 euro, ma c'è chi ci ha chiesto più di 1.800 euro (a Verona) e oltre 1500 (a Genova). Quindi confrontare diverse offerte serve.
http://www.tzetze.it/redazione/2014/04/in_banca_pochi_prestiti_e_tanti_inganni/index.html
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