venerdì 18 aprile 2014

Clonate cellule di due adulti, create staminali su misura

Ottenute da embrioni creati con metodo clonazione pecora Dolly


Clonate cellule di due adulti, create staminali su misura

Clonate per la prima volta cellule umane a partire da cellule di pelle di due individui e da ovociti donati: si tratta del primo tentativo andato a buon fine di 'clonazione terapeutica' con cellule umane adulte. Reso noto sulla rivista Cell Stem Cell, l'esperimento ha permesso la creazione - attraverso la clonazione con lo stesso metodo usato per la pecora Dolly - di cellule staminali embrionali 'cloni' dei due individui. 

Essendo geneticamente identiche a quelle dell'individuo donatore, le staminali clonate potrebbero essere usate a fini medici per curare molte malattie quali il diabete giovanile, l'insufficienza cardiaca, il Parkinson, le malattie degenerative retiniche. L'esperimento è stato condotto da Young Gie Chung del Research Institute for Stem Cell Research al CHA Health Systems di Los Angeles con finanziamenti in parte privati. 

Tra i coautori del lavoro anche un pioniere in questo campo, Robert Lanza che spiega: finora cellule umane clonate era stato possibile ottenerle solo a partire da cellule fetali o neonatali, mai da cellule estratte da individui adulti che sono però i destinatari ipotetici di future terapie con cellule clonate. La clonazione è stata ottenuta prendendo cellule di pelle da un 35enne e da un 75enne e cellule uovo donate da donne e private del loro Dna. 

Messe a contatto e poi stimolate elettricamente, le cellule adulte si sono fuse con l'ovocita ed è partito lo sviluppo embrionale, con formazione, nell'arco di una settimana, di blastocisti (primo stadio embrionale) da cui sono state isolate cellule staminali pluripotenti geneticamente identiche a quelle degli adulti donatori. Ipoteticamente si potrebbero creare in questo modo linee di staminali umane personalizzate per un individuo malato, da coltivare in provetta e trasformare in cellule adulte di tessuti diversi a seconda della malattia da curare.

(ANSA)

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