Wwf, più regole e monitoraggio per tre specie
Spiagge chiuse per 'invasione' squali
ROMA - Via libera ad una migliore protezione per tre specie di squali. Gli Stati parte della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), in corso a Bangkok, hanno infatti inserito le tre specie nell'Appendice II per poter più seriamente monitorare e regolamentare il commercio di questi animali e in particolare delle pinne e della loro carne. Lo rende noto il Wwf, che parla di ''svolta per la conservazione delle specie marine''. ''Il voto dimostra che i governi sono a favore di una pesca sostenibile e sono preoccupati per l'eccessivo sfruttamento degli squali per uso commerciale e delle specie marine in generale'', afferma l'associazione ambientalista. La decisione presa oggi, che riguarda lo squalo oceanico pinna bianca, lo squalo martello e lo squalo smeriglio, ''servirà a rallentare e a cercare di porre un controllo al frenetico sovrasfruttamento degli squali che li sta spingendo sull'orlo dell'estinzione''. Le popolazioni di squali stanno diminuendo a un ritmo molto rapido in tutto il mondo, con perdite fino all'86% in alcune località. Il mercato dei prodotti di squalo, sottolinea il Wwf, ''e' un lusso: si può vivere senza la zuppa di pinne, visto anche che oggi questo piatto costa sempre di più, con la vendita di pinne che arriva a 135 dollari al giorno a Hong Kong''.
(ANSA)
ROMA - Via libera ad una migliore protezione per tre specie di squali. Gli Stati parte della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), in corso a Bangkok, hanno infatti inserito le tre specie nell'Appendice II per poter più seriamente monitorare e regolamentare il commercio di questi animali e in particolare delle pinne e della loro carne. Lo rende noto il Wwf, che parla di ''svolta per la conservazione delle specie marine''. ''Il voto dimostra che i governi sono a favore di una pesca sostenibile e sono preoccupati per l'eccessivo sfruttamento degli squali per uso commerciale e delle specie marine in generale'', afferma l'associazione ambientalista. La decisione presa oggi, che riguarda lo squalo oceanico pinna bianca, lo squalo martello e lo squalo smeriglio, ''servirà a rallentare e a cercare di porre un controllo al frenetico sovrasfruttamento degli squali che li sta spingendo sull'orlo dell'estinzione''. Le popolazioni di squali stanno diminuendo a un ritmo molto rapido in tutto il mondo, con perdite fino all'86% in alcune località. Il mercato dei prodotti di squalo, sottolinea il Wwf, ''e' un lusso: si può vivere senza la zuppa di pinne, visto anche che oggi questo piatto costa sempre di più, con la vendita di pinne che arriva a 135 dollari al giorno a Hong Kong''.
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