giovedì 1 novembre 2012

Kate Moss, posare seno nudo mi riduceva in lacrime



A Vanity Fair Kate Moss racconta sofferenze a inizio carriera



di Anna Lisa Rapanà
Era poco più che una bambina. Sedici, diciassette anni, e volava già tra Milano, Parigi e New York. Ma piangeva. Quando doveva posare a seno nudo, piangeva. Racconta le fragilità di una ragazzina catapultata nel pazzo mondo della moda, Kate Moss. La 'cattiva ragazza' delle passerelle, la trend setter incontrastata, la 'scandalosa' Kate, oltre vent'anni dopo rivela in un'intervista a Vanity Fair come da adolescente già top model fu vittima di un esaurimento nervoso a causa delle pressioni di quello strano, meraviglioso e faticosissimo lavoro. "Era lavoro", dice, "e quindi dovevo farlo". Solo con questa idea in mente Kate riusciva a farsi fotografare in topless. E quella volta sulla spiaggia, quando Corinne Day la ritrasse per The Face in uno scatto per sempre incastonato nella memoria degli anni '90 e nella cultura pop, ''feci voltare il parrucchiere, perché era l'unico uomo presente sul set fotografico". "Odiavo il mio seno. Perché ero piatta e avevo un grosso neo", dice, "Pensare ora di chiedere ad una sedicenne di togliersi vestiti mi risulta davvero strano. Ma il loro tono era del tipo, o lo fai o non ti chiamiamo più per lavorare. E allora mi chiudevo in bagno, piangevo. Poi uscivo e lo facevo".  (ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento