Condannato per omicidio è stato giustiziato con un'iniezione letale. La Corte stavolta ha respinto la richiesta di sospensione
Il carcere di Huntsville (Ap)
Cleve Foster è stato nel braccio della morte per ben tre volte. Il
48enne, condannato alla pena capitale in Texas per aver ucciso nel
2002 un'immigrata sudanese, era però stato sempre salvato in extremis da
un intervento provvidenziale della Corte Suprema. La sua quarta
richiesta di posporre la condanna è stata però respinta: l'ex
reclutatore dell'esercito è stato ucciso martedì sera con un'iniezione
letale.
SOSPENSIONE - Cleve Foster aveva
sempre proclamato la sua innocenza, nonostante la prova del Dna l'avesse
incastrato. E’ il trentesimo giustiziato negli Usa quest’anno, il nono
nello stato del Texas. L’uomo è deceduto nella tarda serata, due ore
dopo che la Corte Suprema aveva respinto (con 6 voti a favore contro 3
contrari), la richiesta di sospensione della pena capitale. Il 46enne
sarebbe stato coinvolto dieci anni fa nel rapimento e nell’uccisione
di Nyaneur Pal, un'immigrata dal Sudan.
La 30enne fu uccisa a colpi di arma da fuoco alla testa e il suo corpo
fu abbandonato in un fosso il 14 febbraio del 2002. Foster e l'amico
Sheldon Ward l'avevano conosciuta in un bar a Fort Worth, in Texas.
Alcuni testimoni li avevano visti parlare con la donna alcune ore prima
dell'omicidio. Ward, anche lui condannato a morte, è deceduto in carcere
due anni fa per un tumore. «Appena chiuderò gli occhi sarò con mio
padre», sono state le ultime parole di Foster. «E sarò con Dio: è tutto,
è la mia vita». Si sarebbe anche rivolto ai famigliari delle vittime.
Con queste parole: «Non so cosa proveranno stasera. Prego affinchè ci
ritroveremo tutti in cielo».
TELEFONATA - Il «Dead Man Walking» del Texas ha ripercorso tre volte l’
ultimo miglio,
quel tragitto verso la camera dell’esecuzione. La quarta, però, è stata
la sua ultima. Foster è infatti uno dei pochi casi di sospensione della
pena capitale ad un passo della morte. Lo scorso anno, la telefonata
arrivò proprio mentre s’incamminava verso la stanza dell'esecuzione. Nel
gennaio 2011, la sospensione arrivò mentre il condannato consumava il
suo ultimo pasto. La cosiddetta «sospensione dell'undicesima ora», era
ogni volta stata possibile grazie a degli espedienti burocratici dei
suoi legali. Alle 18.43 di martedì (le 00.43 in Italia) a Foster è stato
somministrato il cocktail letale, 25 minuti più tardi è stato
dichiarato morto. Dal 1924 al 1964 nell'unità di Huntsville, 61 persone
sono finite sulla sedia elettrica; da allora sono state eseguite 485
condanne a morte mediante iniezione letale.
Elmar Burchia
http://www.corriere.it/esteri/12_settembre_26/texas-condannato-a-morte_72ecedd0-07b5-11e2-9bec-802f4a925381.shtml
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