mercoledì 20 marzo 2024

Proposta di legge contro lo shadow banning finalmente depositata!

 



Del tema ve ne parlo da un po’: Meta che dichiara apertamente di mettere mano all’informazione politica (tutta: non contenuti divisivi, d'odio o sensibili, proprio tutta) sulle sue piattaforme, riducendo la visibilità di contenuti in maniera discrezionale e senza spiegare il perché. Un fatto estremamente grave e pericoloso, perché in una democrazia se sei un monopolio dell’informazione e ti arroghi tu il diritto di decidere chi o cosa rendere visibile o meno, rischi di inquinare il voto. Peggio ancora: calpesti i diritti delle persone, la cui volontà di leggere alcuni contenuti viene così archiviata.


Ho studiato con Marco Furfaro la vicenda per due anni. Dati raccolti, call, normative come il DSA europeo studiate, incontri istituzionali e professionali. Un lavoro enorme, credetemi. Ma alla fine, grazie al supporto di professionisti, esperti legali e politici, finalmente siamo a un punto di svolta: una proposta di legge che vieta, esplicitamente, di manipolare in maniera discrezionale l’informazione politica. Un organo di vigilanza, un controllo sulla trasparenza volto ad evitare lo shadow banning.


Questa non è una pdl teorica o puramente politica: è frutto di un lavoro immane e, vivaddio, nasce in un contesto di collaborazione politica trasversale. È stata scritta per essere portata a casa, al fine di garantire la sicurezza di tutti noi.


Io ringrazio tutti coloro che ci hanno lavorato. E, viene da sé, Marco Furfaro, amico prima che deputato, che con me ha studiato le dinamiche, i cavilli e i tecnicismi vari, che ci ha messo testa e cuore, per poi decidere di portare avanti la battaglia sul piano parlamentare in primissima persona, depositandola a suo nome.


Ora inizia la battaglia vera, che passerà tanto in Italia quanto in Europa!

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