sabato 30 marzo 2024

Sardegna: il piede di Zeus

 


Fra le varie leggende sulle origini della Sardegna ce n’è una che è particolarmente suggestiva: è la leggenda di Ichnusa, il racconto tramandato dai greci su come è nata l’isola di Sardegna. Questa storia ha inizio in un tempo non ben precisato, sicuramente molto molto lontano, prima ancora che sorgesse in Sardegna la civiltà nuragica. In quell’epoca, come in ogni età antica che si rispetti, la situazione sulla Terra era idilliaca, tutti andavano d’amore e d’accordo, ogni tanto fra gli dei e gli uomini nasceva qualche scaramuccia, ma nulla che il latte e il miele non potessero sanare. Un giorno però quel gran donnaiolo di Zeus si indispettì non poco per colpa di un marito che gli aveva tirato una scarpa mentre, sotto forma di uomo, scappava dalla finestra della stanza della moglie. Così, giudicando irreparabile l’affronto, decise di vendicarsi sui poveri abitanti della Terra, come sempre. Essendo Zeus veramente un gran testardo, non volle sentire alcuna delle ragioni di coloro che si opponevano al suo progetto di rappresaglia: allagare tutta la Terra e annegare così l’intero genere umano. L’indomani, ancora bollente di rabbia, Zeus chiamò a raccolta tutte le nuvole del cielo e fece piovere così tanto che l’acqua raggiunse persino il portone di casa sua sull’Olimpo, costringendo Hera a chiudere le fessure coi sacchi di sabbia. Ma, ad un certo punto, nel tripudio di acqua, lampi, tuoni e onde altissime, la situazione quasi gli sfuggì di mano e, per evitare di essere trascinato egli stesso nei gorghi, Zeus dovette poggiare il suo piedone sulla Terra. Alla fine del diluvio, Zeus tornò soddisfatto sull’Olimpo, ma, levando il piede, si accorse di aver lasciato fra le acque un’enorme impronta. Decise allora che, in onore del suo divin piedone, quell’isola in mezzo al mare avrebbe preso il nome di Ichnusa, da ichnos che in greco significa orma.

Ecco spiegato perchè, anticamente, i greci e i popoli del mare chiamavano Ichnusa quella che oggi è la Sardegna.

Mitologia greca 

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento