giovedì 21 marzo 2024

🔴 Gli Allenatori del Milan ⚫




Il Milan, ha appena concluso il Ciclo di Fabio Capello con il quarto scudetto vinto in cinque stagioni. Per sostituire il tecnico Friulano che ha accettato la corte del Real Madrid viene scelto Oscar Washington Tabarez, detto “il maestro”, che a Cagliari ha conquistato una salvezza tranquilla. 

 

Il tecnico uruguaiano Il suo lo sa fare molto bene con una serie di vittorie In sud America con il fiore all’occhiello  della Coppa Libertadores vinta nel 1987 con il Penarol.

 

Con buone prospettiva Tabarez arriva a Milanello. 

Subito colpiscono i suoi modi garbati e gentili verso i tifosi e gli addetti ai lavori del feltro di Carnago. Però il tecnico sudamericano, sottovaluta le condizioni psicofisiche di una squadra che inevitabilmente dopo anni di trionfi e’ arrivata al capolinea, infatti a fine anno si ritirano del calcio giocato due monumenti come Baresi e Tassotti.  


Il precampionato, non va male, il Milan disputa delle buone partite, e vince anche il Trofeo Berlusconi battendo la Juventus per 1-0 con gol di Eranio.


Ma i problemi non tardono ad arrivare, il 25 agosto 1996 si gioca la Supercoppa Italiana  e la Fiorentina di Batistuta espugna San Siro è la Coppa prende la direzione della città gigliata.  

In campionato, le cose non vanno meglio, i risultati sono troppo incostanti ed alternano buone partite ad altre totalmente da dimenticare.  Sconfitte nellectrasferte di Genova sponda Samp, a Roma con I giallorossi e ancora la Fiorentina. 

Anche in Champions League le cose non vanno benissimo, il Milan perde la partita di esordio in casa contro il Porto, vince a Rosenborg perde a Goteborg. Insomma di va avanti a strappi. 

 

L' avventura rossonera di Tabarez trova il capolinea in quel di Piacenza dove una prodezza acrobatica dell’attaccante Luiso determina la quarta sconfitta dei rossoneri in undici giornate. La squadra è scarica fisicamente e mentalmente. Esonerato l’allenatore uruguaiano, la società richiama in tutta fretta Arrigo Sacchi che lascia la nazionale. Ma purtroppo come spesso accade i ritorni non sono quasi mai positivi.  


E nemmeno Sacchi riesce a risollevare una squadra che ha mollato mentalmente  bloccata in centro-classifica dopo essere stati malamente cacciati dall’Europa ad opera del modesto Rosenborg.


“Tabarez è un bravissima persona. Anche troppo, in uno spogliatoio di eccessive prime donne e che alla prima occasione, davanti alla bontà del tecnico, si sono presi non solo il classico braccio, ma molto di più. In un altro contesto e in un’altra situazione Tabarez sarebbe riuscito ad esprimere senza problemi il suo calcio. Ma ci ha messo del suo: essendo troppo buono si è lasciato sopraffare dall’arroganza di alcuni“


🗣 Roberto Baggio


✍ Nostalgia Rossonera

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