La sicurezza che deve badare all'incolumità del presidente avrebbe fatto salire in ascensore con Obama un pregiudicato.
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Quell'uomo era stato assunto come contractor dalla società che fornisce servizi di sicurezza al Center for Disease Control and Prevention, organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti con sede ad Atlanta, dove il presidente si era recato per discutere della risposta americana alla crisi del virus Ebola.
Violati, di nuovo, i protocolli del Secret Service, l'agenzia federale parte del dipartimento della Sicurezza nazionale chiamata alla protezione di leader passati e presenti. A Obama non fu però detto nulla – ha riferito il Washington Post – e il direttore del Secret Service, Julia Pierson, sembra abbia preso provvedimenti interni senza riferire il caso nemmeno a una divisione investigativa che analizza le violazioni di protocolli e standard.
Quel 16 settembre a sollevare dubbi tra gli agenti del Secret Service fu il comportamento del contractor, che si rifiutò di smettere di filmare Obama con un cellulare mentre si trovava appunto in ascensore con lui. Dopodiché gli sono state rivolte diverse domande e tramite un controllo di database nazionali è stato appurata la sua fedina penale. La ditta che impiegava il contractor lo ha poi licenziato sul posto e gli ha chiesto di consegnare la pistola, sorprendendo gli agenti che non sapevano che l'uomo fosse armato.
Appena tre giorni dopo, il 19 settembre, il veterano Omar J. Gonzalez è riuscito a superare la cancellata della Casa Bianca, entrando nell'edificio armato di coltello, giugendo fino all'East Room
http://www.articolotre.com/2014/10/obama-in-ascensore-con-un-pregiudicato-armato/
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