venerdì 31 ottobre 2014

Malasanità a Frosinone, morte sospetta in ospedale
Sul caso è intervenuto Francesco Storace (La Destra) che ha presentato un'interrogazione al governatore Nicola Zingaretti

Martedì 21 ottobre un uomo di 54 anni si reca presso il pronto soccorso dell’ospedale Spaziani di Frosinone per una insufficienza polmonare associata a febbre. Necessitava di ricovero, assistenza e cura presso il reparto di pneumologia, non presente nell’ospedale del capoluogo, ma il fax per richiedere presso altra struttura ospedaliera un posto letto sarebbe stato inviato soltanto al terzo giorno di degenza dietro insistenza dei familiari. L’uomo muore tre giorni dopo il suo ricovero, nella notte tra giovedì e venerdì.
Per questo motivo il Vice Presidente del Consiglio regionale e Capogruppo de La Destra, Francesco Storace, ha presentato una interrogazione urgente al Presidente della Giunta, Nicola Zingaretti, per sapere come intende intervenire per porre fine all’ennesimo caso di malasanità presso il pronto soccorso dell’ospedale “Spaziani” di Frosinone e pretendere, dal vertice aziendale della Asl di Frosinone, una rapida e precisa delucidazione sull’episodio verificatesi nei giorni che vanno dal 21 ottobre al 24 ottobre 2014, soprattutto per sapere se corrisponde a vero che il fax per la richiesta di un posto letto presso il reparto di pneumologia di un altro ospedale sia partito solamente al terzo giorno di ricovero. Eventualmente prevedendo una audizione, sulla cattiva gestione del pronto soccorso ciociaro, presso la Commissione Sanità del Consiglio Regionale.
“Sembrerebbe che presso il pronto soccorso – si legge nell’interrogazione - l’uomo sia stato tenuto per 3 giorni senza ricevere alcuna assistenza e alcuna terapia adatta alla patologia in essere. I medici sono stati avvisati del tipo di malattia in quanto una parente ha provveduto a portare con se tutte le sue cartelle cliniche. I medici avrebbero fatto presente alla famiglia del malato che a Frosinone non c'è il reparto di pneumologia. Di conseguenza, nell’attesa, i familiari avrebbero chiesto, sempre in maniera educata e considerando l’esperienza maturata nell’assistere da oramai 6 anni l’uomo, la somministrazione dell’antibiotico e del cortisone.
Dopo le insistenti richieste dei familiari – continua Storace nell’interrogazione - sembrerebbe che soltanto il giovedì (quindi al terzo giorno di ricovero) sia stato inviato un fax all'ospedale di Cassino per la richiesta di un posto letto presso il reparto di pneumologia. Inoltre, sempre il giovedì, all’uomo è stato trovato un posto presso il reparto di otorino dell’ospedale di Frosinone. Purtroppo nella notte tra giovedì e venerdì il paziente muore ed i familiari chiedono immediatamente la cartella clinica per avere notizie sulle cause del decesso, ma la stessa sarà disponibile tra circa 20 giorni.
Si spera, quindi, in un rapido e deciso intervento del Presidente della Giunta per fare chiarezza sull’accaduto, considerato che il sottoscritto – conclude Storace - ha presentato, venerdì 24 ottobre, una altra interrogazione su un gravissimo caso di malasanità avvenuto presso il pronto soccorso di Frosinone, dove una giovane donna ha rischiato la vita per una errata lettura di una tac ed un anno fa una mozione in cui veniva messo in evidenza la critica situazione in cui versa il pronto soccorso di Frosinone. Nella stessa si chiedeva l’impegno, da parte della Giunta e del Presidente della regione, a prendere in considerazione l’ipotesi di ripristinare il pronto soccorso di Ceccano che, garantendo assistenza a circa 80 mila persone l’anno, contribuirebbe concretamente a ridurre il congestionamento dello Spaziani di Frosinone. La mozione è stata approvata successivamente nell’Aula della Pisana”.
A poche ore dalla denuncia del capogruppo de La Destra, la Regione Lazio ha chiesto alla direzione generale dell'azienda locale di avere, nel più breve tempo possibile, una relazione dettagliata sulla vicenda.


Alessandro in Lotta

Alessandro Verga

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