1. VENEZIA 71. QUARTO GIORNO. SÌ, LE RAGAZZETTE SONO IMPAZZITE PER ANDREW GARFIELD E OWEN WILSON MA IERI SERA AL PALA DARSENA RINNOVATO DOVE MANCA SOLO LA STATUA DI PAOLO BARATTA PRESIDENTE, C'ERANO DAVVERO QUATTRO CRITICI A VEDERE IL NOIR DE OSTIA "SENZA NESSUNA PIETÀ" DI MICHELE ALHAIQUE CON PIER FRANCESCO FAVINO - 2. GLI ALBERGHI DEL LIDO SEGNANO IL VENTI PER CENTO IN MENO (INUTILMENTE CARI), MENTRE SI E' SVUOTATO PERFINO L'EXCELSIOR. MENTRE PARTE TORONTO, CHE E' SEMPRE PIU' FORTE - 3. ECCO, UNO DEGLI ASPETTI POSITIVI DI QUESTA MOSTRA NON È LA ENNESIMA RINASCITA ANNUNCIATA DEL NOSTRO CINEMA, NON CI CREDONO NEMMENO MEREGHETTI E L'ASPESI, MA IL FATTO CHE TORONTO ABBIA INVITATO I NOSTRI TRE FILM IN CONCORSO E PROPRIO IL NOIR DE OSTIA "SENZA NESSUNA PIETA' DI MICHELE ALHAIQUE E' COMUNQUE UN BUON SEGNALE SE NON DI RINASCITA ALMENO DI INTERNAZIONALITA' DI UN CINEMA SEMPRE MOLTO PROVINCIALE4. "99 HOMES" DI RAMIN BAHRANI, DUE FILM DI AL PACINO, "TROIS COEURS" DI BENOIT JACQUOT
Marco Giusti per Dagospia
Venezia 71. Quarto giorno. Sì, le ragazzette sono impazzite per Andrew Garfield e Owen Wilson (certo il Crodino non lo aiuta) e i vecchi cinefili per la screwball comedy di Peter Bogdanovich, che e' pronto a girare un nuovo film prodotto dal suo pigmalione Quentin Tarantino (adotta un regista, andrebbe fatto anche dai registi italiani..), ma ieri sera al Pala Darsena rinnovato dove manca solo la statua di Paolo Baratta, c'erano davvero quattro critici a vedere il noir de Ostia "Senza nessuna pietà" di Michele Alhaique con Pier Francesco Favino. E oggi gioca pure la Roma.
Qua il nostro eroe, Favino appunto, che non ne puo' piu' di riscuotere assegni e menare debitori assieme al socio siciliano, Gioe', per conto dello zio malavitoso, Ninetto Davoli, con figlio belloccio e corrotto, Adriano Giannini. Quando fara' da balia a una mignotta romana, Greta Scarano, che deve accompagnare a casa di Giannini, perde la testa e, a modo suo, si innamora. E quando un duro di Ostia si innamora so’ cazzi.
Decisamente buono e molto politico il nuovo film di Ramin Bahrani, "99 Homes", che ha un grandissimo e violentissimo inizio. Non siamo a Ostia, ma in quel di Orlando, Florida, dove il cattivissimo Michael Shannon, uomo delle banche in combutta con la polizia, sfratta dalle case i poracci che non riescono a pagare le rate del mutuo e li depreda di tutto, casa e mobilio.
C'e' chi si spara per la vergogna e chi risponde in altro modo, come Andrew Garfield, con figlioletto e mamma, Laura Dern, a carico. Prima lavora per il cattivo, poi trama una vendetta. Il film e' stato accolto molto bene dalla stampa americana e inglese e e' finora l'opera migliore di Bahrani. Bella sceneggiatura, inoltre.
Beh, due film di Al Pacino sono veramente troppi. Anche se uno, "The Humbling", diretto da Barry Levinson, tratto da Philip Roth e coprodotto da Andrea Iervolino (mica male, e' passato da Jerry Cala', Lallo Circosta e Claudio Fragasso a Al Pacino e Philip Roth) e dalla signora Bacardi (quella del rhum), e' fuori concorso, e l'altro, "Manglehorn", di David Gordon Green, il regista del non dimenticato "George Washington" e del non cosi riuscito "Joe", invece e' in concorso.
Purtroppo, malgrado la presenza nel cast della grande Holly Hunter, di un Harmony Korine attore che sembra Alex Infascelli e della bellissima gattona bianca di Al, Fannie, che ha inghiottito una chiave e verra' operata, siamo un po' davanti al tipico film costruito interamente su un attore che gigioneggia per 90 minuti.
Gradevole, ben scritto da Paul Logan, ben diretto da David Gordon Green, ma non certo innovativo ne' particolarmente interessante. Purtroppo. Manglehorn, cioe' Pacino, e' un signore solitario che sembra odiare il mondo e ha deciso di vivere da solo assieme alla sua gatta Fannie.
Rimpiange un vecchio amore finito male, passa la sua giornata tra il suo negozio di ferramenta e le feste per i vecchi del quartiere, maltratta il figlio, Chris Messina, che e' diventato ricco e figlio di puttana, corteggia una affascinante Holly Hunter ma e' come incapace di stabilire con lei un contatto umano. Le cose cambieranno. Ovvio. Niente de che. Ma notevole Harmony Korine come tenutario di un centro massaggi pieno di mignotte.
L'altro film della giornata, "Trois coeurs" di Benoit Jacquot, e' un elegantissima commedia sentimentale, con forti punte di melo, dove il caso scombina le carte e i cuori dei protagonisti. Siamo in provincia, a poca distanza da Parigi. E Marc, cioe' Benoit Poelvoorde (ancora lui, si', neanche fosse Claudio Bisio o Rocco Papaleo), onesto ispettore delle imposte con problemi di stress e palpitazioni, e' finito li' per lavoro.
Incontra una notte la bella Sylvie, Charlotte Gainsbourg, adorabile. Si innamorano. Si ripromettono di vedersi a Parigi. Ma a causa del cuore di lui non si vedranno e lei tornera' col fidanzato, pronta a trasferirsi con lui a Minneapolis. Sempre il caso portera' la sorella di Sylvie, Sophie, cioe' Chiara Mastroianni, a incontrare per problemi di tasse non pagate Marc.
Si innamoreranno, lei lascera' il fidanzato, lo presentera' alla mamma Catherine Deneuve e decideranno di sposarsi. In mezzo c'e' pero' la sorella e il cuore di lui. Girato con delicatezza, attori perfetti, magari un po’ inutile. Le cose migliori sono i movimenti di macchina inaspettati che entrano in scena come la casualita' degli incontri dei protagonisti. Per fortuna stasera vediamo "Belluscone".
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/venezia-71-quarto-giorno-ragazzette-sono-impazzite-andrew-83635.htm
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