Una galassia ferita sulla scena del crimine
Fotografata dal telescopio Hubble
La galassia ferita Eso 137-001A ritratta dal telescopio Hubble (fonte: Nasa/Esa, Ming Sun -UAH- e Serge Meunier)
galassia ferita Eso 137-001A ritratta dai telescopi Hubble e Chandra (fonte: Nasa/Esa/Cxc)
Immagini drammatiche, quasi raccapriccianti: una galassia ferita con le viscere strappate e grondanti di stelle. La scena del crimine celeste, posta a circa 200 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea, è descritta in tutta la sua violenza dal telescopio spaziale Hubble.
La vittima, adagiata sul brillante 'lenzuolo' dell'ammasso del Regolo, è la galassia a spirale barrata Eso 137-001A, posta nella costellazione del Triangolo australe. Nell'immagine scattata da Hubble si vede ancora il suo 'carnefice', l'ammasso galattico Abell 3627, che la trattiene con il suo abbraccio mortale: con i suoi artigli le strappa le viscere, disseminandole nello spazio e lasciando delle evidenti strisce di 'sangue' blu.
Queste venature non sono altro che scie di giovani stelle, ricoperte da gas ad altissime temperature, che sono state strappate dal centro della galassia e si muovono libere nello spazio circostante.
Questo versamento è dovuto al cosiddetto 'ram pressure stripping', un fenomeno fisico tipico nello spazio: quando le nubi di gas delle galassie si mescolano, la pressione aumenta e il risultato è che il gas all'interno viene espulso formando le caratteristiche sfere infuocate oppure striature del tipo raffigurato nella foto. Studiare il 'ram pressure stripping' serve a capire meglio i meccanismi che determinano l'evoluzione delle galassie: in questo caso, in particolare, il fenomeno renderà la galassia 'sterile', povera dei gas freddi essenziali per la formazione di nuove stelle.
Sulla scena del crimine ripresa da Hubble ci sono anche altri indizi, come l'aspetto curvo del disco di gas e polveri dovuto alle forze esercitate dal gas riscaldato. La resistenza di Abell 3627 potrebbe essere sufficiente a piegare e modellare ESO 137-001 al suo passaggio, ma in questo tiro alla fune celeste l'attrazione gravitazionale della galassia è tanto forte da riuscire a trattenere la maggior parte delle polveri (anche se al centro è possibile vedere alcune striature marroni di polvere che stanno sfuggendo dal nucleo della galassia barrata).
(ANSA)
galassia ferita Eso 137-001A ritratta dai telescopi Hubble e Chandra (fonte: Nasa/Esa/Cxc)
Immagini drammatiche, quasi raccapriccianti: una galassia ferita con le viscere strappate e grondanti di stelle. La scena del crimine celeste, posta a circa 200 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea, è descritta in tutta la sua violenza dal telescopio spaziale Hubble.
La vittima, adagiata sul brillante 'lenzuolo' dell'ammasso del Regolo, è la galassia a spirale barrata Eso 137-001A, posta nella costellazione del Triangolo australe. Nell'immagine scattata da Hubble si vede ancora il suo 'carnefice', l'ammasso galattico Abell 3627, che la trattiene con il suo abbraccio mortale: con i suoi artigli le strappa le viscere, disseminandole nello spazio e lasciando delle evidenti strisce di 'sangue' blu.
Queste venature non sono altro che scie di giovani stelle, ricoperte da gas ad altissime temperature, che sono state strappate dal centro della galassia e si muovono libere nello spazio circostante.
Questo versamento è dovuto al cosiddetto 'ram pressure stripping', un fenomeno fisico tipico nello spazio: quando le nubi di gas delle galassie si mescolano, la pressione aumenta e il risultato è che il gas all'interno viene espulso formando le caratteristiche sfere infuocate oppure striature del tipo raffigurato nella foto. Studiare il 'ram pressure stripping' serve a capire meglio i meccanismi che determinano l'evoluzione delle galassie: in questo caso, in particolare, il fenomeno renderà la galassia 'sterile', povera dei gas freddi essenziali per la formazione di nuove stelle.
Sulla scena del crimine ripresa da Hubble ci sono anche altri indizi, come l'aspetto curvo del disco di gas e polveri dovuto alle forze esercitate dal gas riscaldato. La resistenza di Abell 3627 potrebbe essere sufficiente a piegare e modellare ESO 137-001 al suo passaggio, ma in questo tiro alla fune celeste l'attrazione gravitazionale della galassia è tanto forte da riuscire a trattenere la maggior parte delle polveri (anche se al centro è possibile vedere alcune striature marroni di polvere che stanno sfuggendo dal nucleo della galassia barrata).
(ANSA)
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