martedì 28 gennaio 2014

Salario minimo nell’Ue, è possibile?


Di Gabriella Tesoro

Con l'avvicinarsi delle elezioni europee, a Bruxelles si torna a parlare di salario minimo e ci si chiede se sia possibile inserirlo per legge nell'Unione europea. Il dibattito si è riacceso di recente, quando la cancelliera Angela Merkel ha annunciato l'introduzione di un salario minimo generale che dovrebbe essere impostato intorno a 8,50 euro all'ora.

Euro
(Foto: Reuters / Thomas Peter)
Repertorio: Un uomo entra nella Cancelleria a Berlino con un ombrello dai colori dell'Unione europea.


Oggi, dei 28 Paesi membri dell'Unione europea 21 hanno introdotto il salario minimo. Il livello mensile delle retribuzioni varia notevolmente da un Paese all'altro, laddove se in Romania è pari a 157 euro, in Lussemburgo è di 1.874 euro, vale a dire quasi dodici volte di più.
L'Italia, invece, rientra nella categoria degli Stati che non hanno adottato un salario minimo nazionale. In questi casi le retribuzioni sono decise dall'azienda dopo una trattativa tra le parti sociali per ogni contratto di lavoro. Una questione diversa riguarda Cipro, dove c'è un salario minimo legale, ma non è diffuso, senza contare che non si applica a tutti i dipendenti, ma solo a gruppi specifici di categorie e professionisti.
Benché il salario minimo sia ormai introdotto per legge nella maggior parte delle economie industriali mondiali, Stati Uniti compresi, non tutti gli economisti sono d'accordo sul suo utilizzo a causa degli alti costi e della possibilità che lavoratori scarsamente qualificati o improduttivi possano comunque ricevere uno stipendio soddisfacente.
Tuttavia, i benefici sono molti. L'introduzione di un salario minimo nazionale aiuta a combattere la povertà, a ridurre le disuguaglianze tra lavoratori e a creare benefici alle stesse aziende. "Se il lato negativo riguarda i costi per le imprese - fa notare Eric Heyer, analista presso l'Osservatorio economico francese - il lato positivo riguarda la domanda, perché quando aumenta il salario minimo, aumenta il potere d'acquisto dei dipendenti e quindi crescono i consumi, fattore che ricade sulle stesse imprese". Questo concetto è stato anche ribadito di recente dal ministro delle Finanze britannico che ha annunciato un aumento dell'11 per cento dell'attuale salario minimo di 1.264 euro entro il 2015 affermando che "Il lavoro paga sempre".
L'intenzione di istituire una retribuzione minima europea è sempre stata nei piani della Commissione Ue, ma non è mai stata portata a termine. Nell'aprile del 2012, in un documento volto ad aumentare l'occupazione in Europa, la Commissione ha dichiarato che "la fissazione di adeguati salari minimi può aiutare ad impedire un aumento dei dipendenti poveri e agarantire la qualità del posto di lavoro".
La sua introduzione, però, è ostacolata dalle tante contraddizioni, sia economiche che culturali, che regnano in Unione europea. Su questa questione l'Europa a due velocità si manifesta in tutta la sua incompatibilità perché Bruxelles avrebbe estreme difficoltà a decidere la cifra del salario minimo a causa dell'enorme differenza del potere d'acquisto tra i diversi Stati membri. Una realtà contro cui la Commissione si è già scontrata e che ha già avuto modo di constatare quando ha affermato di non avere il potere di imporre retribuzioni minime in tutta l'Unione europea e, abbassando di gran lunga le sue proposte iniziali, ha semplicemente sostenuto la diffusione di un salario minimo in quanto "l'esperienza dimostra che la sua attuazione ha contribuito a combattere la povertà e a sostenere la domanda".
Oggi però le cose potrebbero cambiare e non solo per una mera questione di campagna elettorale perché la Germania, perno di questa Unione europea, si è apertamente schierata a favore del salario minimo. "Se la Germania è d'accordo sul tema del salario minimo sarà molto più facile riportare la questione a Bruxelles" ha affermato Pervenche Beres eurodeputata del Partito Socialista francese.
Quel che pare certo è che sarà difficile, se non impossibile, creare una retribuzione minima standard per tutti i Paesi dell'Unione europea. Tuttavia, almeno un allineamento dei salari potrebbe essere un grande traguardo.


 http://it.ibtimes.com/articles/61858/20140128/salario-minimo-ue-germania-italia.htm#ixzz2rhjKT6T2

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