martedì 28 gennaio 2014

Legambiente, bonifiche a rischio criminalità da nord a sud

Dal 2002 150 arresti, 550 denunce, 105 aziende coinvolte



C'è un "rischio ecomafie e criminalità in tutta Italia", nel settore delle bonifiche. Tant'è che "dal 2002 sono state concluse 19 indagini ed emesse 150 ordinanze di custodia cautelare; con 550 persone denunciate e 105 aziende coinvolte". Questo quanto emerge dal rapporto di Legambiente 'Bonifiche dei siti inquinati: chimera o realtà?', presentato oggi alla Camera. Nel report si fa presente "chiaramente anche il rischio di illegalità e di infiltrazione ecomafiosa nel settore, e non solo nelle regioni del sud Italia.
Da molti anni, così come nello scacchiere dei traffici illeciti, anche per le bonifiche c'è il coinvolgimento del centro-nord come luogo di smaltimento illegale dei rifiuti speciali e pericolosi, come dimostra la recentissima indagine su Pioltello (Mi), che ha portato all'arresto di due dirigenti di Sogesid e di altre quattro persone tra cui l'ex capo della segreteria tecnica dell'ex ministro Prestigiacomo".
Secondo i calcoli di Legambiente "dal 2002 ad oggi sono state 19 le indagini su smaltimenti illegali di rifiuti derivanti dalla bonifica di siti inquinati (8,5% del totale delle indagini contro i trafficanti di rifiuti)". Per avere un'idea della vastità del fenomeno basti guardare "alle 17 Procure della Repubblica" che hanno portato avanti le indagini "in diverse parti d'Italia, da Alessandria a Bari, da Bologna a Brescia, da Grosseto a Milano, da Trapani a Udine, a Venezia".

(ANSA)

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