mercoledì 15 gennaio 2014

G8, La Cassazione: “A Bolzaneto accantonati i princìpi cardine dello stato di diritto”

Rese note le motivazioni della sentenza. Pesanti le accuse dei giudici della Suprema Corte agli agenti


Nella caserma di Bolzaneto, nei giorni successivi al G8 di Genova del 2001, il “clima” fu quello di un “completo accantonamento dei principi-cardine dello Stato di diritto”. E’ quanto si legge nelle motivazioni della sentenza emessa dalla Cassazione il 14 giugno scorso, a carico degli agenti imputati per le violenze sui no global.
“Furono negati cibo e acqua” ai giovani fermati. “Fu vietato loro anche di andare in bagno e dovettero urinarsi addosso”. Un “trattamento gravemente lesivo della dignità delle persone”.
“Vessazioni continue e diffuse in tutta la struttura” quelle a cui vennero sottoposti i no global reclusi. Non si trattò di “momenti di violenza che si alternavano a periodi di tranquillità – osservano i giudici – ma dell’esatto contrario”. La caserma di Polizia di Bolzaneto si trasformò in un “carcere provvisorio” dove lo Stato di diritto fu soffocato da “un’atmosfera di soverchiante ostilità” a cui tutti, o quasi tutti, gli agenti contribuirono distribuendo violenza fisica e psicologica su ogni recluso: “Non c’erano celle dove non volassero calci e pugni e schiaffi” al minimo tentativo di protesta.
La Cassazione punta il dito contro chi era al comando: “Non è da dubitarsi – scrivono i magistrati della Suprema corte – che ciascuno dei comandanti dei sottogruppi, avendo preso conoscenza di quanto accadeva, fosse soggetto all’obbligo di impedire l’ulteriore protrarsi delle consumazioni dei reati”. Cosa che non avvenne.

http://www.lafucina.it/2013/09/11/g8-la-cassazione-a-bolzaneto-accantonati-i-principi-cardine-dello-stato-di-diritto/

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