martedì 14 gennaio 2014

Dylan, 50 anni fa inno alla canzone di protesta

Il 13 gennaio 1964 usciva l'album The Times They Are A-Changin'


  La copertina dell'album di Bob Dylan 'The Times They Are A-Changin' uscito il 13 gennaio 1964

 Bob Dylan in una foto di archivio



di Paolo Biamonte
11 GEN - Cinquant'anni fa, il 13 gennaio 1964, veniva pubblicato "The Times They Are A-Changin'", terzo album ufficiale di Bob Dylan, un capolavoro acustico per sola chitarra, armonica e voce, con cui il menestrello di Duluth dava un nuovo significato alla canzone di protesta, diventando uno dei simboli di quella folk scene che dava voce alle inquietudini di un'America già impegnata nel Vietnam e scossa da una forte voglia di cambiamento.
Se "With God On Our Side", "Ballad of Hollis Brown" e "The Lonesome Death of Hattie Carroll" sono titoli di spicco del canzoniere dylaniano, è la title track a rappresentare un capitolo importante della leggenda di Robert Zimmerman. Non a caso è stata inserita da Rolling Stones tra le 100 più belle canzoni di sempre. Il brano in realtà era stato registrato tra il 23 e il 24 ottobre del 1963: il 22 novembre il presidente John Fitzgerald Kennedy venne assassinato a Dallas. Il giorno dopo Dylan aprì il concerto proprio con questa canzone che rimarrà a lungo il primo titolo delle scalette delle sue performance dal vivo. Nonostante abbia sempre rifiutato (e perfino combattuto) il ruolo di guida del movimento, in un'intervista a Cameron Crowe, l'autore di "Blowin' in The Wind" la definì "una canzone con uno scopo. Sapevo cosa volevo dire e per chi lo volevo dire. Sai, naturalmente questa canzone è influenzata dalle ballate irlandesi e scozzesi... Volevo scrivere una grande canzone, una sorta di canzone a tema, sai, con versi brevi e concisi che si accumulavano l'uno sull'altro in una maniera ipnotica... il movimento dei diritti civili ed il movimento della folk music furono abbastanza vicini ed alleati per un certo periodo in quell'epoca. Quasi tutti si conoscevano tra di loro. Dovetti suonare questa canzone la stessa sera che il Presidente Kennedy morì. Prese il posto di canzone di apertura dei concerti e lo tenne per un lungo periodo".

(ANSA)

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