martedì 16 aprile 2013

Slitta la scadenza dello Spesometro



L’Agenzia delle Entrate ha reso noto l’invalidità della scadenza del 30 aprile come termine ultimo per poter comunicare le operazioni rilevanti ai fini Iva di imprese e professionisti, rimandando a data da destinarsi il nuovo termine

di Flavio Calcagno 

Slitta la scadenza delloSpesometro, il nuovo strumento di contrasto all’evasione fiscale introdotto dal governo Monti. L’ufficialità è giunta a seguito del comunicato stampa di ieri, nel quale l’Agenzia delle Entrate ha reso noto l’invalidità della scadenza del 30 aprile come termine ultimo per poter comunicare le operazioni rilevanti ai fini Iva realizzate lo scorso anno da parte di imprese e professionisti, annunciando a breve un nuovo provvedimento per stabilire il nuovo termine. 

Il provvedimento dovrà prevedere anche un nuovo modello con il quale realizzare la comunicazione, oltre alla previsione di necessarie semplificazioni in linea con quanto richiesto dalle imprese ed anche ad un’estensione dello Spesometro agli operatori commerciali che svolgono attività di locazione e/o noleggio.

Probabilmente sono stati questi ulteriori adempimenti a determinare lo slittamento del provvedimento, a questo punto non ancora pronto. Infatti, le specifiche tecniche della semplificazione sono ancora allo studio e con ogni probabilità serve ancora tempo, cosa che non consentiva il limite del 30 aprile, evidentemente troppo ravvicinato. 

Un sospiro di sollievo per imprese e professionisti che ormai erano alle prese con le difficoltà dell’adempimento e si aspettavano, quanto meno, un rinvio. Il rinvio adesso è arrivato, anche se  si è dovuto ricorrere ad una pratica non proprio ortodossa, facendo ricorso alle complicazioni riguardanti l’applicazione delle novità inserite nel marzo dell’anno scorso con il decreto semplificazioni fiscali (Dl 16/12). Si ricorda che le novità 2013 in materia di Spesometro rendono obbligatorio, per le operazioni realizzate a cominciare dal 1° gennaio tra operatori economici , la comunicazione all’Agenzia delle Entrate di tutte le operazioni importanti per i fini Iva e non più solo quelle d’importo superiore a 3 mila euro (limite che è stato cancellato). Nelle operazioni con i clienti-consumatori, per le quali non c’è obbligo di emettere fattura, resta invece il tetto dei 3.600 euro, che fa scattare l’obbligo di comunicazione al Fisco.

Il comunicato, quindi, è stato accolto con favore da imprese e professionisti, che adesso attendono anche un invio riepilogativo per le micro-operazioni, per esempio introducendo una soglia dii 300 euro, e la possibilità di effettuare la comunicazione indicando comunque le singole operazioni (pur organizzate per cliente). Un accorgimento puramente tecnico ma non di poco conto, visto che faciliterebbe di molto la gestione contabile dell’adempimento.



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