martedì 9 aprile 2013

Senza api a rischio 75% colture, mele e fragole piu' colpite



Greenpeace, stop pesticidi. Vale 265 mld l'agricoltura impollinata


Senza api a rischio 75% colture, mele e fragole piu' colpite







ROMA - Senza api, e altri insetti impollinatori, fino al 75% delle colture potrebbe rischiare di subire ''una riduzione di produttivita'''. Frutta e verdura sarebbero le piu' colpite, e tra queste ne risentirebbe soprattutto ''la produzione di mele, fragole, pomodori e mandorle''.

Questo quanto emerge dal rapporto di Greenpeace 'Api in declino' in cui, oltre a mettere in evidenza ''l'importanza ecologica ed economica'' della protezione delle api, si punta il dito contro ''i pesticidi'' che andrebbero ''eliminati dall'agricoltura'' come ''primo passo per salvaguardare l'attivita' di impollinazione''. Per il report ''la stima piu' recente dei benefici economici a livello globale, per il valore delle colture che dipendono dall'impollinazione naturale, ammonta a circa 265 miliardi di euro'', anche se, precisa Greenpeace, calcolare il valore 'reale' dell'impollinazione sarebbe impossibile. 

Per Greenpeace ''alcuni pesticidi costituiscono un rischio diretto per gli impollinatori''. E' per questo che l'associazione lancia una nuova campagna europea per salvare le api (salviamoleapi.org) e per promuovere un'agricoltura di stampo ecologico. In particolare ci si concentra su ''alcuni pesticidi, tra i quali i neonicotinoidi'', che ''rivestono il ruolo di veri e propri killer''. Tra questi ne sono stati individuati sette che per l'associazione ''devono essere subito vietati a causa della loro tossicita' estremanente alta''.

(ANSA)

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