venerdì 19 aprile 2013

ISLAMICI PROSCIOLTI A MILANO, CASTELLI INVIA ISPETTORI


Uno degli islamici proscioltiROMA - In un'intervista a Radio Padania, il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, ha detto di aver dato incarico ai propri ispettori di valutare se c'e' ''stata ignoranza o grave travisamento dei fatti'' nella sentenza del Gup di Milano che ha prosciolto i cinque islamici accusati di terrorismo.

''Ricordo - ha detto Castelli - che esiste oggi soltanto una giurisprudenza, poi esiste anche nel progetto di legge dell' ordinamento giudiziario che noi abbiamo fatto, la possibilita' di andare ad esercitare un' azione disciplinare presso quei magistrati che patentemente non applicano le leggi dello Stato. Cito ad esempio un punto dell'ordinamento giudiziario che dice che 'e' materia di azione disciplinare la grave violazione di legge determinata da ignoranza o negligenza inescusabile, travisamento dei fatti determinato da negligenza inescusabile'''.

TOGATI DI SINISTRA CHIEDONO INTERVENTO DEL CSM
Il Csm intervenga a tutela del gup di Milano. E' quanto chiedono i consiglieri togati delle correnti di sinistra, che ritengonono si siano superati i limiti della ''legittima critica'' e si sia invece trascesi in ''attacchi alla persona''. ''Le reazioni all'ordinanza del GUP di Milano in un procedimento in materia di terrorismo internazionale hanno superato i limiti della legittima critica alla decisione del giudice e si sono trasfuse in attacchi alla persona e in denigrazione della funzione'' scrivono i consiglieri di Magistratura Democratica e del Movimento per la Giustizia in un documento che hanno presentato al Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli. Per questo chiedono ''l' apertura di una pratica'' sugli attacchi rivolti nei confronti del magistrato ''che consenta un approfondito esame della questione''.

L'iniziativa e' stata sottoscritta da tutti i componenti dei due gruppi: Ernesto Aghina, Paolo Arbasino, Maria Giuliana Civinini, Giuseppe Fici, Luigi Marini, Francesco Menditto, Giuseppe Salme', Giovanni Salvi.

ANM: NO A DENIGRAZIONE GUP DA ALTE CARICHE POLITICHE
No agli ''attacchi personali'' al gup di Milano ''giunti in taluni casi sino al livello della denigrazione da parte di soggetti investiti di alte cariche politiche''. A schierarsi contro queste reazioni e' l' Associazione Nazionale Magistrati.

Questi attacchi - afferma il presidente Edmondo Bruti Liberati - ''non solo costituiscono una inaccettabile lesione del rispetto dovuto alla indipendenza della magistratura ma indeboliscono la reazione contro il terrorismo che trova la sua forza nell'essere condotta rigorosamente entro le regole del giusto processo di uno stato democratico''.

CASINI: SENTENZA INCREDIBILE
La sentenza di Milano ''appare veramente incredibile''. Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, a margine dei lavori della Internazionale democristiana (Idc), commenta il pronunciamento dei giudici di Milano, affermando di condividere ''le perplessita' forti espresse dal ministro degli Esteri''.
''Le sentenze della magistratura vanno sempre rispettate, ma questo non significa non poterle commentare'', sottolinea Casini, che invita ''ad un approfondimento da parte del legislatore, per capire se vi sono esigenze normative nuove, per evitare che fatti di questo tipo rischino di vanificare la preziosa azione dell'intelligence e delle forze dell'ordine''.

GASPARRI: IL CAPO DELLO STATO FACCIA SENTIRE LA SUA VOCE
Una decisione incredibile sulla quale dovrebbe intervenire il Csm, e per la quale anche il capo dello Stato dovrebbe far sentire la sua voce: cosi' il ministro delle Comunicazioni ha commentato la decisione del Gup di Milano di non procedere con l'accusa di terrorismo internazionale verso alcuni islamici. ''Una decisone incredibile, sconcertante e allarmante - ha detto Gasparri a margine di un convegno - fuori da ogni schema razionale, basata su una scelta ideologica''. ''Oggi vive gente che si trova al di fuori del mondo - sottolinea Gasparri - e non si ricorda che c'e' stato un evento terribile come l'11 settembre. Mi auguro che ora l'organo di controllo della Magistratura, il Csm, intervenga per analizzare quanto successo''. ''Spero - conclude - che il Presidente della Repubblica che del Csm e' il presidente, e che ha dimostrato sempre molta sensibilita' al tema della lotta al terrorismo, faccia ora sentire la sua voce''.

GUP FORLEO: DECISIONE SOFFERTA OSSERVANDO LEGGE
''Sono serena. E' stata una decisione sofferta ma ho osservato la legge e ho seguito la mia coscienza, come sempre in tutte le mie decisioni e per qualsiasi imputato''. Lo ha detto il gup Clementina Forleo, in relazione alle polemiche sulla sentenza con la quale, ieri, ha assolto un gruppetto di islamici, accusati di terrorismo internazionale, sostenendo che ''le attivita' violente o di guerriglia'', in un contesto bellico, ''non possono essere perseguite neppure sul piano del diritto internazionale'' e non sono incasellabili in quelle di terrorismo.

(ANSA)

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