mercoledì 10 aprile 2013

I meteoriti messaggeri e fabbriche della vita



Funzionano come reattori planetari


Alcuni dei meteoriti analizzati (fonte: Laboratorio Saladino/università della Tuscia)Alcuni dei meteoriti analizzati (fonte: Laboratorio Saladino/università della Tuscia)
I meteoriti sono 'reattori planetari' in grado di dare origine agli ingredienti della vita e sono vettori di queste molecole, che trasportano nel Sistema Solare e che eventualmente possono portare sugli altri corpi della nostra famiglia planetaria. E' quanto mostra uno studio coordinato dal chimico organico e bioorganico Raffaele Saladino, dell'università della Tuscia, e dal genetista molecolare Ernesto di Mauro, dell'università di Roma La Sapienza.

''Finora - ha detto Saladino - si pensava che questi oggetti si limitassero a catturare queste molecole per trasportarle poi nello spazio'', ma adesso per la prima volta si è chiarito che i meteoriti sono vere e proprie fabbriche di vita e si è spiegato come si sono formate le molecole organiche presenti in essi.
I ricercatori hanno studiato numerosi meteoriti rappresentativi di tutte le famiglie di riferimento: i meteoriti ferrosi (composti prevalentemente di metalli), gli stony iron (ferrosi e rocciosi), le condriti (ricchi di carbonio e fra i meteoriti più antichi del Sistema Solare), le acondriti (meteoriti il cui materiale è stato sottoposto a notevoli modifiche dovute ai fattori ambientali all'interno del corpo progenitore).

In tutto sono stati esaminati 12 meteoriti, fra i quali Campo del Cielo, caduto in Argentina, ed il Murchison caduto in Australia. ''Abbiamo valutato il loro comportamento nella sintesi biomolecolare in combinazione con una sostanza chiamata formammide'', ha spiegato Saladino.
Le polveri di questi meteoriti sono state ''trattate - ha detto Saladino - per eliminare i composti organici presenti, ossia i precursori della vita che ogni meteorite contiene, come amminoacidi, basi nucleiche''. Quindi sono state hanno unite alla formammide e riscaldato il mix a 60 e 120 gradi, ossia alle temperature nelle quali è possibile sintetizzare i precursori della vita. In questo modo i ricercatori hanno ottenuto gli ingredienti principali della vita, come basi nucleiche, acidi, zuccheri, amminoacidi: questi, ha osservato l'esperto, ''sono i componentialla base delle cellule''. Le reazioni, ha aggiunto, avvengono bene in presenza di acqua, ma meglio se questa è assente.

Nelle fasi dello sviluppo della vita, ha aggiunto Saladino, l’acqua è importante in un secondo momento, ossia quando la cellula si è formata. Anche sulla Terra, quindi, possiamo immaginare che, dopo lo sviluppo dei primi ingredienti della vita, l’acqua sia stata cruciale qualche milione di anni dopo.
La ricerca mostra che tutti i meteoriti, se trattati in un certo modo e in particolari condizioni, possono portare alla formazione delle molecole della vita, perché questi corpi, ha osservato Saladino, sono degli ottimi catalizzatori. ''più è presente la componente metallica più sono attivi. I più efficienti nel dare origine alle molecole della vita sono infatti i meteoriti ferrosi, costituiti esclusivamente da metalli''. Nel nostro corpo, ha rilevato, vi è una specie di memoria storica del ruolo dei metalli nell’origine della vita perché i nostri enzimi contengono metalli.

(ANSA)

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