giovedì 25 aprile 2013

Grillo: 25 aprile è morto. Colle:coraggio e fermezza



'Incaricato membro di Bildeberg'. Napolitano a via Tasso, in momenti cruciali fermezza e unita'


 L'home page del blog di Grillo Napolitano al museo della liberazione di via Tasso a Roma Roberta Lombardi (S) del M5S e il presidente della Camera Laura Boldrini (D) al termine della deposizione della corona all'Altare della Patria in occasione della festa della Liberazione  I presidenti delle Camere Grasso e Boldrini il presidente del Consiglio Mario Monti, il presidente del Senato Pietro Grasso e il presidente della Repubblica Gorgio Napolitano al Museo della Liberazione in via Tasso per le celebrazioni della Festa del 25 aprile  Alessandro Di Battista (S) e Roberta Lombardi (C) del M5S al termine della deposizione della corona all'Altare della Patria
ROMA - "Siamo in giornate di un tempo di crisi ed è venendo in un posto come questo, in generale tutti i luoghi in cui è cominciata la resistenza, che abbiamo molto da imparare sul modo di affrontare i momenti cruciali: coraggio, fermezza e senso dell'unità che furono decisivi per vincere la battaglia della resistenza". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano cosa pensasse di questo 25 aprile 2013, "in pieno tempo di crisi politica". Lo scambio di battute è avvenuto a via Tasso al termine di una visita che il capo dello Stato ha fatto al Museo della Liberazione. Giorgio Napolitano subito dopo essere stato all'altare della Patria, è andato a via Tasso a Roma per l'inaugurazione del nuovo allestimento del Museo storico della Liberazione.

GRILLO,CON LETTA QUESTA GIORNATA E' MORTA  - "Con la nomina a presidente del Consiglio di un membro di bildeberg il 25 aprile è morto. E' quanto scritto sul blog di Beppe Grillo.  Se "il 25 aprile è morto", allora "oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti. Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere". Così Beppe Grillo nell'intervento sul suo blog sul 25 aprile e sui contrasti sulla linea da tenere sulle celebrazioni della ricorrenza.

"Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bildeberg il 25 aprile è morto, nella grassa risata del piduista Berlusconi in Parlamento il 25 aprile è morto - è scritto sul sito di Grillo - nella distruzione dei nastri delle conversazioni tra Mancino e Napolitano il 25 aprile è morto, nella dittatura dei partiti il 25 aprile è morto, nell'informazione corrotta il 25 aprile è morto, nel tradimento della Costituzione il 25 aprile è morto, nell'inciucio tra il pdl e il pdmenoelle il 25 aprile è morto, nella rielezione di Napolitano e il passaggio di fatto a una Repubblica presidenziale il 25 aprile è morto, nell'abbraccio tra Bersani e Alfano il 25 aprile è morto, nella mancata elezione di Rodotà il 25 aprile è morto, nella resurrezione di Amato, il tesoriere di Bottino Craxi, il 25 aprile è morto, nei disoccupati, nelle fabbriche che chiudono, nei tagli alla Scuola e alla Sanità il 25 aprile è morto, nei riti ruffiani e falsi che oggi si celebrano in suo nome il 25 aprile è morto - prosegue il blog -nel grande saccheggio impunito del Monte dei Paschi di Siena il 25 aprile è morto, nel debito pubblico colossale dovuto agli sprechi e ai privilegi dei politici il 25 aprile è morto, nei piduisti che infestano il Parlamento e la nazione il 25 aprile è morto, nelle ingerenze straniere il 25 aprile è morto, nella perdita della nostra sovranità monetaria, politica, territoriale il 25 aprile è morto, nella mancata elezione di Rodotà il 25 aprile è morto, nella Repubblica nelle mani di Berlusconi, 77 anni, e Napolitano, 88 anni, il 25 aprile è morto, nei processi mai celebrati allo "statista" Berlusconi il 25 aprile è morto, nella trattativa Stato - mafia i cui responsabili non sono stati giudicati dopo vent'anni il 25 aprile è morto, nel milione e mezzo di giovani emigrati in questi anni per mancanza di lavoro il 25 aprile è morto, nell'indifferenza di troppi italiani che avranno presto un brusco risveglio il 25 aprile è morto. Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti. Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere".

CELEBRAZIONI IN TUTTA ITALIA
 - A Marzabotto, teatro della strage che si consumò nel settembre del 1944 con l' uccisione da parte delle milizie nazifasciste di circa 800 persone per rappresaglia contro i partigiani della Brigata Stella Rossa, la cerimonia vedrà la partecipazione di Grasso, della leader della Cgil Susanna Camusso e di Cecilia Strada, ma anche della madre di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti, e del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.
Milano il tradizionale corteo da porta Venezia a piazza Duomo e la successiva manifestazione saranno chiusi dall'intervento di Boldrini, che terrà un'orazione commemorativa anche a Genova: ci sarà il sindaco Giuliano Pisapia, che si augura una "manifestazione pacifica" proprio nel rispetto dello spirito della Festa, ma anche i presidenti della Provincia e della Regione. Il 25 aprile "non è solo memoria, ma attualità", sottolinea oggi l'Arci, che assieme all'Associazione nazionale partigiani ha organizzato iniziative in tutta Italia. Un'impostazione condivisa dall'Unione delle Comunità ebraiche italiane: la Festa sia anche "l'occasione per riflettere sulle sfide che attendono il Paese" e che devono essere affrontate "nel segno dell'unità". Mentre l'Osservatore Romano ricorda il "contributo determinante" dato nella lotta al nazifascismo da tanti religiosi.
DI BATTISTA AD ALTARE PATRIA CON ALTRI ELETTI M5S - "Sono appena tornato dalla commemorazione all'Altare della Patria per il 68esimo anniversario della Liberazione da una Dittatura (eravamo una decina di deputati a 5 stelle)!". Lo scrive il deputato del M5S Alessandro Di Battista sulla sua pagina Fb dove aggiunge: "la Dittatura è ciò che al mondo è più distante da noi, la odiamo con tutto il cuore e continuiamo a combatterne tutte le sue espressioni, quelle chiare evidenti e visibili a tutti e quelle mascherate, subdole e 'invisibili agli occhi'".
ROMA PARTE CORTEO ANPI 'PER COSTITUZIONE' - E' partito dall'Arco di Costantino, a Roma, in direzione Porta S.Paolo il corteo dell'Anpi. Ad aprirlo un grande striscione con su scritto 'I partigiani'. Il presidente dell'Anpi Roma, Vito Francesco Polcaro, commenta: "Oggi si ricorda oltre alla liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista, anche quegli ideali che hanno dato origine alla nostra Costituzione, una delle costituzioni più avanzate del mondo, una sintesi della parte migliore della cultura italiana, del marxismo, del cattolicesimo democratico, del liberalismo democratico e che sancisce le regole del nostro vivere insieme. Questa Costituzione purtroppo non è mai stata completamente attuata ma sarebbe l'unica soluzione anche per la crisi attuale. Su questa Costituzione si vorrebbero mettere le mani - continua -, ma non é facile migliorarla andrebbe invece realizzata insieme". Il corteo è animato anche da ragazzi che cantano e ballano al ritmo di tamburi. Il vicepresidente vicario dell'Anpi Roma, Ernesto Nassi, aggiunge: "Il 25 aprile è un giorno che viene una volta l'anno, per noi è un giorno di festa ma anche di dolorosa memoria. Oggi pensiamo a tutti quei nostri amici e compagni che hanno combattuto e sono morti, moltissimi sono stati torturati e imprigionati" Si aprono con la deposizione da parte del capo dello Stato Giorgio Napolitano di una corona all'altare della Patria a Roma le celebrazioni del 68/0 anniversario della Liberazione. Ma la cerimonia, a cui saranno presenti anche i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, come di consueto sarà solo la prima delle tante manifestazioni che si terranno in tutta Italia per ricordare il giorno del 1945 in cui i partigiani, con il sostegno degli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città del nord Italia. Manifestazioni a cui parteciperanno anche politici, compresi i parlamentari del M5S, che hanno però deciso di essere presenti alle cerimonie come semplici cittadini, non in prima fila e sui palchi. 
(ANSA)

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