lunedì 8 aprile 2013

FOTO Iron lady e la 'guerra delle Falkland'

Falkland: sbarco sorprese Thatcher Falkland: sbarco sorprese Thatcher

 Soldati argentini marciano su Ross Avenue a Puerto Argentino, durante la guerra delle Falkland-Malvine, in un'immagine del 2 giugno 1982

 Falkland: sbarco sorprese Thatcher








Margaret Thatcher e lo scontro con l'Argentina per le Isole Falkald. L'invasione da parte dell'Argentina il 2 aprile 1982 colse di sorpresa Margaret Thatcher, convinta che le autorita' di Buenos Aires non avrebbero mai ''neanche pensato di fare una cosa cosi' stupida''. E' quanto emerge dai documenti resi pubblici dal governo britannico dopo 30 anni, tra cui l'audizione a porte chiuse dell'allora primo ministro davanti alla Commissione Franks nell'ottobre 1982, di cui la Bbc online ha pubblica l'anno scorso degli estratti. Margaret Thatcher era pronta a scendere a patti con l'Argentina riguardo alla sovranità delle Falklands, se i suoi abitanti fossero stati d'accordo. Lo dichiarò lei stessa nella sua deposizione a porte chiuse davanti alla Falkland Islands Review Committee, presieduta da Lord Franks, pochi mesi dopo la fine della guerra, nell'ottobre del 1982. E' quanto emerge da alcuni faldoni appena declassificati dagli archivi nazionali di Kew.Meno di due settimane dopo l'invasione argentina il 2 aprile del 1982, Thatcher aveva definito "una soluzione diplomatica" come "un premio considerevole". L'allora primo ministro si riferiva a un piano secondo il quale in cambio di un ritiro dei suoi soldati, l'Argentina sarebbe stata rappresentata in una commissione ad interim ed in un consiglio per le Falklands. Francis Pym, il ministro degli Esteri, aveva detto: "Sarebbe un traguardo eccezionale se un accordo di questo tipo potesse essere raggiunto, in un momento in cui la posizione militare britannica è ancora debole".
Solo lo scorso marzo un referendum ha dato soddisfazione a Londra: con oolo tre voti contrari gli abitanti delle isole Falkland hanno risposto compatti: siamo britannici e britannici resteremo. Un risultato ampiamente previsto per il referendum tenutolo il 13 marzo, ma che con percentuali di questo tipo (98,8% di si' con un'affluenza del 92%) e' di fatto un plebiscito. Tale da far ripetere al primo ministro David Cameron che il Regno Unito sara' sempre pronto a difendere i suoi cittadini nell'arcipelago dell'Atlantico a 500 km dall'Argentina, invitando Buenos Aires a rispettare il risultato del voto. Cosi' 31 anni dopo una sanguinosa guerra con 650 morti tra gli argentini e 255 tra i britannici, e fiumi di inchiostro tra missive diplomatiche e protocolli, le posizioni non si muovono di un centimetro: come i britannici dell''ultima colonia' (1.650 con diritto di voto su una popolazione totale di 2841) non hanno avuto dubbi, cosi' la maggioranza degli argentini continua e con tutta probabilita' continuera' a sostenere che le Malvinas sono argentine (l'89% in un sondaggio di un anno fa). 
(ANSA)

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