venerdì 19 aprile 2013

CERVELLO CONTIENE UN TUTTOCITTA' MA DIVERSO TRA UOMO E DONNA


 ROMA - Nel nostro cervello c'e' un Tuttocitta' sempre pronto all'uso, che ci permette di orientarci, memorizzare i luoghi e muoverci senza perderci. Ma si tratta di un Tuttocitta' con una 'doppia edizione', una al maschile ed un'altra femminile: la 'bussola' che orienta la nostra navigazione nell'ambiente funziona, cioe', in modo differente tra uomo e donna. Per approfondire la conoscenza di questi meccanismi e' ai nastri di partenza uno studio europeo ad hoc: e' denominato 'Way finding', ovvero 'ritrovare la via', e vi partecipa anche l'Universita' La Sapienza di Roma.

Occasione per fare il punto sulle ultime ricerche in materia, il convegno 'Cervelli in psicologia', organizzato dalla Facolta' di psicologia dell'Universita' La Sapienza in occasione della settimana mondiale sugli studi del cervello, appuntamento annuale promosso dalla Charles Dana Foundation. Se riusciamo a muoverci e districarci tra diversi percorsi, ha spiegato Cecilia Guariglia, docente di Biopsicologia all'Universita' La Sapienza, ''e' perche' ci sono varie strutture cerebrali che presiedono ai processi di navigazione e orientamento, ma recenti studi hanno dimostrato che esistono enormi differenze tra i sessi: nelle donne, infatti, le aree attive nei processi di navigazione sono quelle pre-frontali e parietali, mentre negli uomini la zona cerebrale attivata e' quella relativa all'ippocampo''. Ma cosa significa questo in pratica? Che esiste, ha sottolineato l'esperta, una diversa organizzazione delle informazioni spaziali che porta uomini e donne a disegnarsi una differente 'mappa dell'ambiente'. Cosi', ad esempio, gli uomini calcolano e ricordano meglio le distanze e i tempi di percorrenza, e se devono indicare dei parametri di riferimento spaziale preferiscono i punti cardinali.

Le donne, al contrario, si affidano maggiormente ai riferimenti ambientali e sono piu' attente ai segni circostanti. In altri termini, alla domanda 'come si arriva al posto X?', un uomo tenderebbe a rispondere 'procedendo in direzione nord per 20 chilometri', mentre una donna direbbe 'dritto fino al distributore di benzina e poi girare a destra, proprio dove si trova una grande insegna luminosa'. Ma se il modo di orientarsi e' diverso, ha precisato Guariglia, ''e' pero' vero che uomo e donna sono capaci di muoversi nell'ambiente esattamente allo stesso modo; le loro capacita' sono cioe' le stesse, anche se cambiano i sistemi di orientamento utilizzati. Inoltre - ha aggiunto - uomo e donna sono capaci di 'passare' da un sistema all'altro, pur avendo ciascuno un sistema di orientamento preferenziale''. Il punto, ha aggiunto la psicologa, e' che con l'avanzare dell'eta' tale 'flessibilita'' tende a diminuire. Proprio per studiare questo tipo di meccanismi legati all'orientamento spaziale, anche in relazione al processo dell'invecchiamento, ha quindi annunciato l'esperta, ''partira' ad aprile lo studio europeo 'Way Finding', che vede coinvolte varie universita' europee tra cui La Sapienza, con una durata triennale ed un finanziamento pari a 1,9 milioni di euro''. L'obiettivo? ''Uno dei problemi della popolazione anziana e' appunto quello delle capacita' di orientamento. Studiare tali meccanismi - ha concluso Guariglia - ci consentira', ad esempio, di mettere a punto adeguate procedure di riabilitazione, con un impatto sociale notevole tenendo conto del costante aumento della fascia anziana che caratterizza anche il nostro paese''.

TOMOTERAPIA, VIA ALLA SPERIMENTAZIONE IN LOMBARDIA 
La Regione Lombardia stanziera' 6,2 milioni di euro per la sperimentazione della tomoterapia, la nuova tecnologia per la radioterapia dei tumori, unica in Europa, inaugurata oggi al San Raffaele di Milano.


Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha preso parte alla cerimonia insieme al presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e al ministro della Sanita' Girolamo Sirchia.

La sperimentazione della tomoterapia avra' una durata di tre anni.



Il primo anno saranno trattati 150 pazienti, il secondo 250 e il terzo 300. ''La Regione - ha detto Formigoni - ha dichiarato guerra al tumore, che e' la seconda causa di mortalita' dei nostri cittadini. Stiamo invitando tutti a visite di controllo perche' la salute va curata prevenendo la malattia''.





Formigoni ha quindi sottolineato come l'azione della Regione Lombardia sia in sintonia con quella del San Raffaele. Rivolto a don Luigi Verze', Formigoni ha ricordato: ''questa novita' nasce dallo spirito indomito di don Luigi. Un anno fa mi ha parlato di questa macchina spiegandomi che il nostro Paese, la Lombardia, il San Raffaele dovevano averla. Risposi a don Luigi che volevamo essere con lui e combattere fino in fondo questa battaglia contro il tumore. Pochi mesi dopo siamo qui ad inaugurare la prima macchina in Europa, che si aggiunge alle altre tecnologie d'avanguardia che fanno del reparto di medicina nucleare uno dei centri piu' avanzato nel mondo''.



Formigoni ha anche ricordato che la Regione destina ogni anno alla patologia oncologica il 12% del fondo sanitario regionale. Inoltre ha ricordato che e' stato approvato un piano oncologico che prevede di incrementare lo stanziamento con 24 milioni di euro di risorse aggiuntive, 8 per anno, dal 2004 al 2006. Formigoni ha anche ricordato che nell'ultimo anno sono stati eliminati i tetti di spesa per la chirurgia oncologica e per la radioterapia, inoltre e' stata attivata una campagna di screening su tutto il territorio lombardo.



Per questa campagna di screening del carcinoma e del colon retto che interessera' i lombardi tra i 50 e i 69 anni (2,3 milioni di persone) sono state stanziate risorse pari ad 8,2 milioni di euro.

(ANSA)

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