L'ATTENTATO
«Noi lottiamo contro la Russia, non contro gli Stati Uniti».
L'Emirato del Caucaso prende le distanze dall'attentato di Boston compiuto dai due fratelli ceceni. «Il nostro nemico è la Russia, non gli Stati Uniti» hanno scritto in una nota su internet i mujaheddin di quella che viene considerata da Mosca un'organizzazione terroristica. «Siamo in guerra con la Russia che non solo è responsabile dell’occupazione del Caucaso, ma anche di crimini atroci commessi contro i musulmani» vi si legge.
ACCUSE AI RUSSI ANCHE PER BOSTON. Viene ricordato inoltre che il leader dell’Emirato, Doku Umarov, ha ordinato che non vengano colpiti i civili. Il gruppo chiede «ai media americani a smettere di speculare e di promuovere la propaganda russa» basata sul fatto che uno dei due fratelli Tsarnaev ha passato 6 mesi in Daghestan nel 2012. E invita il governo degli Stati Uniti, «se è veramente interessato a scoprire i veri organizzatori delle esplosioni di Boston, a concentrarsi sui servizi di sicurezza russi».
ACCUSE AI RUSSI ANCHE PER BOSTON. Viene ricordato inoltre che il leader dell’Emirato, Doku Umarov, ha ordinato che non vengano colpiti i civili. Il gruppo chiede «ai media americani a smettere di speculare e di promuovere la propaganda russa» basata sul fatto che uno dei due fratelli Tsarnaev ha passato 6 mesi in Daghestan nel 2012. E invita il governo degli Stati Uniti, «se è veramente interessato a scoprire i veri organizzatori delle esplosioni di Boston, a concentrarsi sui servizi di sicurezza russi».
Domenica, 21 Aprile 2013
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