domenica 21 aprile 2013

Boston, presa di distanza da guerriglieri Caucaso


L'ATTENTATO


«Noi lottiamo contro la Russia, non contro gli Stati Uniti».


L'Emirato del Caucaso prende le distanze dall'attentato di Boston compiuto dai due fratelli ceceni. «Il nostro nemico è la Russia, non gli Stati Uniti» hanno scritto in una nota su internet i mujaheddin di quella che viene considerata da Mosca un'organizzazione terroristica. «Siamo in guerra con la Russia che non solo è responsabile dell’occupazione del Caucaso, ma anche di crimini atroci commessi contro i musulmani» vi si legge.
ACCUSE AI RUSSI ANCHE PER BOSTON. Viene ricordato inoltre che il leader dell’Emirato, Doku Umarov, ha ordinato che non vengano colpiti i civili. Il gruppo chiede «ai media americani a smettere di speculare e di promuovere la propaganda russa» basata sul fatto che uno dei due fratelli Tsarnaev ha passato 6 mesi in Daghestan nel 2012. E invita il governo degli Stati Uniti, «se è veramente interessato a scoprire i veri organizzatori delle esplosioni di Boston, a concentrarsi sui servizi di sicurezza russi».
Domenica, 21 Aprile 2013

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