sabato 2 febbraio 2013

Il genio scientifico si è estinto?



Un Commento su Nature decreta la fine delle grandi rivoluzioni scientifiche


Albert Einstein, simbolo del genio scientifico del '900 (fonte: Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti)Albert Einstein, simbolo del genio scientifico del '900 (fonte: Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti)
Addio vecchio genio scientifico. L'immagine di Albert Einstein che rivoluziona la fisica seduto alla scrivania dell'Ufficio brevetti di Berna appartiene ad una storia che non potrà mai più ripetersi. A mandare in soffitta il vecchio genio scientifico è un commento pubblicato sulla rivista Nature. 

Il "genio scientifico è estinto", dichiara su una delle riviste scientifiche più prestigiose del mondo lo psicologo Dean Keith Simonton, dell'Università della California a Davis, che da 30 anni si occupa di geni e cratività scientifica. Per Simonton l'epoca dei Newton e delle grandi rivoluzioni scientifiche è finita per sempre.
"Non intendo dire che il progresso scientifico cesserà", scrive. Anzi "sono convinto - aggiunge - che le imprese scientifiche proseguiranno sempre più veloci e forti se possibile andrà avanti più rapidamente e in modo più forte". Non è neppure vero che "gli attuali ricercatori siano meno intelligenti dei loro predecessori". L'innovazione, secondo lo studioso, non corre pericoli ed è destinata a proseguire indisturbata lungo la sua strada. 

Il problema, secondo Simonton, è che il lavoro che resta da fare oggi ai ricercatori è molto diverso e probabilmente meno avventuroso rispetto a quello dei loro predecessori. Innanzitutto lavorano all'interno di grandi gruppi internazionale e utilizzano macchine sofisticate e di una complessità estrema, capaci di osservare i primi istanti dell'universo così come di manipolare gli atomi, producendo una quantità di dati senza precedenti. Ma soprattutto, afferma lo studioso, "nessuna creazione scientifica né alcuna rivoluzione sono ormai possibili per gli scienziati contemporanei".

Secondo l'esperto sarebbe ormai chiusa l'epoca dei geni innovatore e capaci di sconvolgere le immagini del mondo consolidate, come Copernico ha fatto "spostando" la Terra dal centro del Sistema Solare e Charles Darwin facendo dell'uomo una delle tappe dell'evoluzione naturale. Se figure come queste hanno scandito il ritmo del progresso scientifico fino all'inizio del secolo scorso, oggi non potrebbero più esistere.
I "futuri progressi potranno essere costruiti solo su ciò che è già noto, piuttosto che alterare le basi della conoscenza". Sicuramente c'é ancora moltissimo spazio per ricercatori brillanti, così come per nuovi paradigmi scientifici, ma difficilmente ci sarà ancora spazio per rivoluzioni radicali. Il vivo augurio di Simonton è che "un nuovo genio scientifico gli dimostri che la sua tesi è sbagliata".

(ANSA)(

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